venerdì 27 aprile 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

TI AUGURO TEMPO


CAVALIERE SOUVENIR, Lucia Scuderi
Artebambini, 2012

ILLUSTRATO PER PICCOLI (dai 5 anni)
"POESIA INDIANA. NON TI AUGURO UN DONO QUALSIASI, TI AUGURO SOLTANTO QUELLO CHE I PIÙ NON HANNO. TI AUGURO TEMPO PER DIVERTIRTI E RIDERE; SE LO IMPIEGHERAI BENE POTRAI RICAVARNE QUALCOSA. TI AUGURO TEMPO PER IL TUO FARE PER IL TUO PENSARE, NON SOLO PER TE STESSO, MA ANCHE PER DONARLO AGLI ALTRI. TI AUGURO TEMPO, NON PER AFFRETTARTI E CORRERE, MA TEMPO PER ESSERE CONTENTO."



Nei risguardi di copertina di questo libro, fitta fitta, scritta in bianco su fondo rosso, tutta a stampatello, si legge una poesia indiana sul tempo. Su un tempo per trovare se stessi, per crescere, per stupirsi, per fidarsi e non soltanto per guardarlo nell'orologio. Tempo per la vita.
Eustachio, lui, non ha mai tempo, è occupato in mille affari. Corre sul suo cavallo e quando questo si ferma per brucare, lui non può indugiare, ma deve proseguire.
Si arrampica a piedi e in tutta fretta su un gigante che lo invita a fermarsi. Impossibile, occorre andare. Anche quando incontra su un albero una bella ragazza che gli fa girare la testa, deve continuare in tutta fretta il suo percorso. 


Precipita in un fiume, ma non c'è tempo per nuotare, bisogna andare e andare. Davanti a un drago che lo asciuga e gli propone un'avventura, Eustachio non coglie l'occasione ed è di nuovo in cammino. Ormai è davvero molto stanco e vorrebbe un po' sostare, ma no continua a camminare. Ma come al solito succede, sono dei bambini a chiarire la questione: Ma dove corri, dove vai e cosa diamine cerchi? E così Eustachio finalmente si ferma, si siede a raccontare di giganti, donne belle e draghi, ma i bambini, eccitati da tanta avventura, si azano di scatto e lo trascinano con loro verso un nuovo gioco...non c'è tempo da sprecare.


Libro su un tema a me caro che mi ha conquistato per questo e per il fatto che è illustrato da Lucia Scuderi, i disegni della quale di solito mi piacciono. È curioso da dire, ma la cosa più bella, dal punto di vista del contenuto del libro, sono i suoi risguardi che contengono una poesia indiana che, come un mantra, rievoca il senso che ognuno di noi dovrebbe dare al proprio tempo.
Velocità, tempo, pausa, ricordo.
L'ultima tappa è proprio il ricordo, cui allude il nome del Cavaliere Souvenir, alias Eustachio, il quale si ferma alla fine del suo viaggio, per ricordare, 'souvenir' di cose trascorse. Ed è proprio quello che succede: una precipitosa corsa verso non si sa che cosa, per poi fermarsi a guardare indietro ciò che si è lasciato indietro.
Il percorso che il cavaliere, simbolo della velocità, intraprende lo porta a 'toccare', solo 'toccare' una serie di personaggi che invece varrebbe la pena di conoscere meglio, meriterebbero altra attenzione, altro tempo.
Lucia Scuderi si riconferma nel suo modo di disegnare. La sua scrittura in versi avrebbe richiesto forse maggiore meditazione. Come Eustachio, anche lei ha corso troppo, ma come Eustachio, alla fine del libro, avrebbe dovuto sedersi un po' più a lungo, a guardarsi indietro prendendo per sé un poco più di tempo...


Carla

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