giovedì 31 maggio 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


SUI TETTI DI ROMA
 
ANGELO, David Macaulay
Donzelli, 2012

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)


"'E questo cos'è?'. Si avvicinò per vedere meglio. Era piccola e respirava appena. ?Cosa ci fai qui?' Provò a toccarla con il manico della scopa. ?Non puoi stare lì. Ci devo lavorare io'. Lei non si mosse e lui lavorò girandole intorno."

La piccola femmina di colombo è capitata nelle mani del più acerrimo dei suoi detrattori: un restauratore di monumenti. La maggioranza dei restauratori odia i piccioni. Il perché è presto detto: loro passano la più parte del tempo a grattar via dai marmi e dai travertini il guano di questo uccelli e credo che non sia proprio cosa piacevolissima. Questo ve lo posso garantire perché io sono amica di un restauratore che da anni sta rimuginando una ricetta di pappone per colombi che li annienti, ne cancelli la specie dalla faccia della terra. Ma finora non ci è ancora riuscito.


Angelo, il protagonista umano di questa piccola storia, non ama i piccioni neanche lui. Però questa femmina ferita, da lui stesso battezzata Silvia, non può fare a meno di portarsela a casa e curarla, perché prima di essere un bravo restauratore, lui è una brava persona.
Una volta guarita, i due diventano inseparabili. Angelo è sempre più affaticato e la picciona lo incita tubando e passeggiando con lui sui ponteggi. Alla fine dei lavori, a due anni di distanza, la picciona si è guadagnata un nascondiglio segreto nelle chiesa che Angelo ha appena restaurato.
Il suo bisogno di metterla al sicuro forse è dettato dal fatto che lui intuisce che la sua vita è alla fine. E così è.
Dopo un bel po' di anni, ad un nuovo restauro, la chiesa viene ripulita e viene scoperto il nido di un piccione, fatto tutto in muratura. Ed è ancora là.

Anche a me i piccioni non piacciono tanto. Quando vengono -abusivi- a becchettare le briciole che sul davanzale lascio per i passerotti, do loro degli urlacci e dei gran colpi sul vetro per allontanarli.
Eppure questa storia, così piena di piccioni, mi è piaciuta. Mi piace il tono autentico, mai retorico. Mi piace che si parli di qualcuno e di qualcosa di cui si legge raramente: un vecchio signore appassionato del suo lavoro e con sufficiente spazio nel cuore per salvare un animale in pericolo.
Mi piacciono i disegni di Macaulay. Mi piace la Roma che ci illustra con i toni del rosa e colori sfumati di molte facciate, il cotto dei tetti e le cupole che mi pare di poter riconoscere come quella di sant'Andrea della Valle e di san Carlo ai Catinari.
Quelle cupole che noi romani non vediamo neanche più, camminandoci sempre in mezzo, ma che in questo bell'albo riaccendono su di loro la meritata attenzione.



Carla

Questo post lo vorrei dedicare a quell'intrepido uccellino che oggi mi ha fatto a lungo trepidare per la sua triste sorte e mi ha fatto fare tardi al lavoro perché 'intrappolato' tra la mia tavola da stiro, la caldaia e un rottame di mobiletto di plastica da esterno, non trovava sufficiente spazio per organizzarsi una rampa adeguata di decollo.


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