lunedì 24 settembre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


AD OCCHI SPALANCATI

NARRATIVA ILLUSTRATA PER MEDI (dai 7 anni)



L'ETÀ D'ORO, Spider
Orecchio acerbo, 2012

"Impolverata e graffiata la bambina se ne stava, dritta, sul sentiero polveroso, davanti a un coniglio. Diceva: 'Beh, cosa ha da guardare, vecchio lupo? Non ha mai visto una bambina? Non sia insolente, perché non-ha-idea-di-chi-sta-stuzzicando. Non ne ha idea! Non la può avere! Sì, certo lei ha visto molte bambine, vero? Sono così sciocchine, con i loro urletti, i loro strilli! Si diverte a spaventarle, eh? Nel buio, nel bosco! Il grande lupo cattivo, eh? Ma di sicuro non ne ha mai visto una così! Ah, ah, ah!!!'."

Un tipetto niente male, questa ragazzina, dovette pensare il coniglio che era di premura. Una bambina che sogna di parlar così a un lupo, che dorme la notte sugli alberi, che sputa per terra, che sa accendere un fuoco sotto la pioggia e rammendarsi i vestiti con aghi di osso e filo di ragno non la si incontra tutti i giorni. E che cosa farebbe una ragazzina di tal fatta se, una mattina al risveglio tra i rami di un albero, vedesse davanti a sé una bella motocicletta rossa? 


Ovvio: ci parlerebbe un po', poi ci salirebbe su e ci diventerebbe amica! Insieme faranno grandi cose: correranno a fari spenti tra gli alberi, guaderanno i torrenti e saliranno in cima alle montagne per guardar giù, ma soprattutto per guardar su, le nuvole. Attraverseranno grotte e sbucheranno in un dove che è al di là, dove l'erba mossa dal vento pare un mare e dove l'odore dei fiori ti fa girar la testa.
Saranno mai più felici di così? La loro è una vita davvero meravigliosa e il paese dell'eterna primavera è lì davanti a loro.

Tra i sette racconti 'selvatici' che Spider ha scritto, questo è il mio preferito. Forse perché quando ero bambinetta sognavo di guidare una moto (e adesso da vecchietta ci sono finalmente riuscita). Ma è il mio preferito anche perché è quello che perfettamente racconta l'età d'oro. Quel tempo mitico di perpetua ed immensa felicità, che la letteratura classica ha descritto come tempo di pace in cui giustizia, lealtà e rettitudine regnano sovrane. Tempo di libertà dalle fatiche, di prosperità della terra e di uguaglianze tra gli uomini.

Un magnifico tempo in cui le mele sul melo si ribellano al loro contadino rapace, oppure le pallottole, in un estremo atto di eroismo, salvano dalla morte il popolo degli scoiattoli, oppure un becchino è in grado di risvegliare i morti dall'aldilà, salvo poi circondarsi di fantasmi.
L'età d'oro è anche quella che vede un vecchietto malato di solitudine fare le valigie verso una vacanza senza fine, accompagnato dai suoi amici insetti oppure la musica di Bach suonata da una ragazzina salvare dalla depressione, affogata nello zucchero, di un insetto che voleva a tutti costi essere un artista.
L'età d'oro è un tempo mitico dove tutto il bello può accadere, ma l'età d'oro è anche l'infanzia. Quell'infanzia fatta di immaginazione, dove tutto può essere possibile. Quell'nfanzia che i due occhi spalancati che ti guardano curiosi, allegri, stupiti e pieni di sogni, così ritratti in copertina al meglio sanno descrivere.
La cifra dell'immaginario di Spider si trova in quel dente mancante, in quella treccina sfuggita dalla cornice. Lui è così: imprevedibile, dissonante, fuori dagli schemi. E i suoi albi illustrati ne sono stati sempre conferma. Ma ora c'è di più: il suo racconto per immagini si arricchisce nei testi che, in una matura fusione con l'illustrazione, a sua volta molto diversa di racconto in racconto, aprono nuove letture del mondo, secondo prospettive ancora e sempre inaspettate, ma in qualche modo anche paradigmatiche a tal punto da sembrare mitiche.
Bellissimo da leggere con i bambini che, sono certa, contagiati dalla faccetta in copertina, al sentire questi racconti non potranno non spalancare i loro grandi occhi, stupirsi e ridere...


Carla

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