martedì 9 ottobre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


VILLA TOPI - Sam e Julia,
Nord-Sud Edizioni, 2012

ILLUSTRATO PER MEDI (dai 7 anni)

"Sam e Julia abitano a Villa Topi, un mondo a sé. Julia abita al sesto piano, in mezzo, sul retro. Vive lì con sua mamma in una stanzetta piccola piccola. Non ha papà, né fratelli o sorelle né nonno o nonna. [...]
Anche Sam abita a Villa Topi, in mezzo, sul davanti. Vive lì con suo papà, sua mamma, i suoi fratellini e le sue sorelline. Ha due nonni e due nonne, alcune zie e uno zio."

Sono topi grigi, vicini di casa e amici del cuore. Hanno caratteri molto diversi, Sam è timido e Julia intraprendente, ma ciò che Sam ha di troppo, Julia ne ha troppo poco, e per questo vanno così d'accordo e condividono tutto.


Condividono il loro tempo (dalla luminosa mattina alla scura e confusa serata) e soprattutto lo spazio, entrambi protagonisti del libro.
Mi riferisco, per esempio, allo spazio delle scale così pieno di misteri e angoli segreti, che apre e chiude le loro piccole avventure, ma anche la cucina della nonna o la bottega dello straccivendolo. Diciasette capitoli che raccontano la vita dei due protagonisti: dalla merenda con le frittelle, alla nascita di tre fratelli in un sol colpo, passando per la varicella fino alla celebrazione dello Shabbat.


Julia con il suo vestitino fatto a maglia con lana rossa e bianca e Sam con il suo pullover blu sono due topetti di lanetta dagli occhi sfavillanti e neri. Agiscono all'interno di un complicato e labirintico complesso abitativo, Villa Topi appunto, che a noi lettori è dato di vedere in sezione.


Un'enorme casa per le bambole, sogno di ogni bambino fin dalla preistoria, percorribile e praticabile in lungo e in largo e soprattutto arredata di tutto punto. La cucina della nonna, il soggiorno con i divani fantasia e i quadri alle pareti e la partita a scacchi interrotta sul più bello; la camera di mamma e papà con le lenzuola di pizzo di San Gallo e il flaconcino dell'olio per i culetti delicati; la camera di Sam e suo fratello con i loro disegni alle pareti e i fumetti sparsi ovunque; la casa della zia, un po' fané con il quadretto a mezzo punto, il syngonium nel cachepot e i rabbini in cornice.
Queste e molte altre godibilissime vedute costituiscono il corredo iconografico di questo libro, fatto che lo rende specialissimo e meraviglioso per gli occhi.
I più di venti ambienti che Karina Schaaapman ha costruito in ogni dettaglio, arredandoli alla perfezione, come fossero autentiche abitazioni di altri anni, disordinate a modo loro, piene di ricordi e di oggetti della quotidianità -e che Ton Bouwer ha 'illuminato' per le sue fotografie con altrettanta sensibilità- sono i veri protagonisti del libro.


Passo ore a guardare ogni immagine cercando di cogliere i mille particolari che con pazienza, impegno e immensa cura l'autrice ha collezionato e messo in uso a Villa Topi e penso con un po' di invidia a quanto le deve essere piaciuto farlo. Ma l'altra cosa che mi ha colpito in questo libro è la luce che c'è in ogni scatto fotografico: la stessa che ha accompagnato la mia infanzia e che era in un libro, meno raffinato di questo, ma altrettanto abitato da topi: la casa di Topo Gigio (Rosi e Ino) in Le avventure di Topo Gigio (Mursia 1961).

Amarcord!

Carla

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