mercoledì 13 marzo 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


BOOKCROSSING o  della STORIA STRAORDINARIA

C'ERA UNA VOLTA UNA STORIA, Giovanna Zoboli, Camilla Engman
Topipittori 2013


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"Così finì che la palla lesse la storia alla papera di gomma.
La papera di gomma all'uomo nero.
L'uomo nero alla bambola nella sua casa.
La bambola nella sua casa, al pesce sul davanzale.
Il pesce sul davanzale, al fiore nel vaso.
Il fiore nel vaso, alle stelle.
Le stelle alla luna.
Poi, proprio nel momento in cui tramontava, la luna lesse la storia al sole che sorgeva."

Tutto era cominciato quando a quel bambino che non sapeva leggere, ma che guardava sempre le figure del suo bel libro, la mamma lesse quella storia. Parole e disegni della storia uscirono dalle pagine. Quella storia tanto straordinaria suggerì al bambino l'idea di leggerla al suo orso perché facevano colazione insieme da sempre. L'orsetto, a sua volta, la lesse, al trenino, che la lesse alla palla perché la stimava molto...il resto lo sapete. 


Mentre c'è sempre qualcuno che legge a qualcun altro, intorno continuano ad accadere cose. Cose che cambiano, cose che si aggiungono, cose che si intrecciano l'una dentro l'altra, in scenari sempre più immaginifici.
Se nella pagina di sinistra prosegue il bookcrossing che si chiude in modo perfetto, laddove proprio aveva avuto il suo inizio, nella pagina di destra c'è un vero e proprio brulichio di parole e personaggi che lievitano in una storia a sé stante che, forse, potrebbe essere proprio la storia tanto straordinaria che il bambino ama tanto.

Ma se così è questo libro che in apparenza sembra essere uno, a ben vedere è un libro doppio. Due storie parallele, la prima che racconta i passaggi di un libro che contiene una storia straordinaria e la seconda che è proprio la storia straordinaria. Questo fino a che la prima delle due si impossessa anche dell'altra pagina e si avvia alla conclusione.
Tanto è perfetta l'idea progettata da Giovanna Zoboli che funziona come un orologio svizzero, o sarebbe meglio paragonarlo a un metronomo, l'intreccio tra le due parti.
Camilla Engman è illustratrice 'adatta' a questo genere di costruzione. I suoi personaggini si muovono nella pagina di sinistra e in quella di destra senza creare una soluzione di continuità, ma nel disegno il dondolio tra i due racconti continua ad essere rispettato perfettamente.


Immagino questo libro in mano a un bambino e al suo 'lettore' adulto. Cioè immagino la situazione di partenza del libro stesso e provo a prefigurarmi quanto godibile possa essere un libro così. E così vi elenco in ordine sparso cosa esso offra: 1) una situazione di partenza speculare a quella reale, ovvero un grande che legge a un bambino la storia di un grande che legge a un bambino...2) un divertente elenco di lettori immaginari, orsi, trenini, palle, stelle, lune e soli, elenco che fa ridere ma che sottolinea la bellezza della pratica del leggere e che teorizza e rafforza la lettura per contagio. 3) Una storia piccola che lievita come un panettone, piena di personaggi, che si aggiungono via via, che spariscono, che ritornano e che si modificano. Seguirli nei disegni dà un enorme gusto. 4) Un finale perfetto che rimette in ordine tutto il continuo passare di mano in mano del libro, ma che, a ben vedere, non smentisce neanche a libro chiuso tutte le meraviglie accadute nella storia, ciliegie comprese.

Carla

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