IL FRUSCIO DELLA PAGINA
INDOVINA CHI VIENE A CENA? Eva Montanari
Kite edizioni, 2013INDOVINA CHI VIENE A CENA? Eva Montanari
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"La signora Olga cucinava tutto
il giorno.
A casa sua non c'erano orologi, ma
lei sapeva perfettamente quend'era ora di cena perché aveva un udito
finissimo, il migliore di tutta la città. Con l'orecchio appoggiato
alla porta, la signora Olga ascoltava i suoi ospiti incamminarsi,
arrampicarsi, saltellare, incespicare su per la collina, e così
sapeva che era ora di buttare la pasta."Ma dietro Don Chisciotte, dietro Gulliver, o dietro Dorian Gray si nasconde l'affettuosa nipote Nina che, ogni giorno in biblioteca, legge i libri che alla sera diventeranno narrazioni.
Mi piace anche l'idea che chi è cieco abbia qualcuno che gli faccia 'vedere' qualcosa al di là delle palpebre. Mi piace anche lo scambio che percorre l'intera storia: cibo contro narrazione, e viceversa. Un piatto di minestrone per sentire come andò a Cosimo. E con questo si dimostra che tanto le storie quanto il cibo sono nutrienti fondamentali per crescere.
Le cose che mi piacciono di meno sono
altre: i disegni di Eva Montanari, e, soprattutto, il concetto
secondo cui leggere è meno evocativo di raccontare. Perché la
nipote Nina deve evitare il fruscio della pagina?
Che cosa c'è di meno vero e ammaliante in un Tom Sawyer letto rispetto a un Tom Sawyer raccontato? Perché la zia non deve sentire la pagina che gira? Che cosa c'è di male? La Sirenetta sarebbe meno struggente se si usassero le parole di Andersen al posto delle nostre?
Mi spiace: non sono d'accordo. Difendo
qui la categoria dei libri letti, dei testi scritti, degli autori e anche, modestamente, dei lettori, dei lettori ad alta voce che, se con un
minimo di capacità, hanno l'ardire di sparire dietro le pagine di un
libro per illuminare solo la storia. Così capita al grande Marc Roger che tanto era bravo nel farlo che una volta, dopo aver letto un
libro con la tecnica della lettura a viso nascosto, una bambina gli
si avvicinò e gli chiese perché se ne fosse andato durante la
lettura...Che cosa c'è di meno vero e ammaliante in un Tom Sawyer letto rispetto a un Tom Sawyer raccontato? Perché la zia non deve sentire la pagina che gira? Che cosa c'è di male? La Sirenetta sarebbe meno struggente se si usassero le parole di Andersen al posto delle nostre?
E queste sono soddisfazioni!
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