lunedì 4 marzo 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


UN MOSTRO PER (MIGLIORISSIMO) AMICO

TESTA CUCITA, Guy Bass, Pete Williamson
Rizzoli 2013

NARRATIVA PER MEDI (dagli 8 anni)


"'Be', piacere di conoscerti, Testa Cucita!' gridò la Creatura. 'Io mi chiamo ehm, mi chiamo...ma che STRANO. Ero sicuro di avercelo un nome, un momento fa. Dove sarà finito? Be' tanto al buio non lo troverei MAI. Forse è meglio che me ne cerchi uno nuovo. Me ne serve uno bello. Vittorio? Valentino, Virgilio, Vidiano? Verenzio?[...] Vinicio? Vedasco? Verulo? Vladimiro? Viviano? Viola? Vera? Vanna? Vincenza? Vilma? Venusta? [...] Valerio? Varo? Vaccino? Vagone? Vaporetto? Vagheggio? Vacanza?'"

Testa Cucita, qualcosa di simile a un pupazzetto di stoffa, piuttosto asimmetrico perché cucito malamente e composto da rimasugli, ha appena fatto la conoscenza, dopo averla neutralizzata con un antidoto, con l'ultima pericolosa creatura uscita dal laboratorio del Professore, un corpaccione, un testone, un occhio e tre braccia.


Al castello Spavento il Professor Erasmus, il prototipo dello scienziato pazzo, dà vita a mostri sempre più improbabili, potenzialmente molto pericolosi. Testa Cucita, il suo primo esperimento quando era ancora un ragazzino, sistematicamente ne neutralizza la forza distruttrice con antidoti preparati ad hoc, per proteggere lo status quo del Castello e dei suoi abitanti, primo fra tutti il professore medesimo.
Questo è quello che avviene ormai da anni tra le mura di quella lugubre e inespugnabile roccaforte. Finché non arriva la Creatura e per Testa Cucita, che amava stare nell'ombra e condurre una vita tranquilla, tutto cambia e l'esistenza si movimenta un bel po'.
La storia di un'amicizia un po' troppo a senso unico tra la Creatura e Testa Cucita; di una fedeltà incondizionata ad una promessa fatta tanti anni prima da Testa Cucita al Professore; dell'attacco di un talent scout di mostri privo di scrupoli che cerca di introdursi nel castello per portarsi a casa nuove orribili creature da esibire nel suo carrozzone; della caparbietà di una ragazzina che non cede al ricatto di essere 'oggetto di scambio'. Queste sono solo alcune delle vicende che si intrecciano in questa storia dai toni orrorifici, ma anche e spesso molto esilaranti.
Alternando descrizioni raccapriccianti di creature davvero ripugnanti, frutto della follia del professor Erasmus, o di luoghi infestati da scarafaggi, ragni e celati sotto strati di polvere secolari, entro cui Testa Cucita ha creato la sua officina 'per la redenzione' dei mostri, a momenti di divertimento puro, segnato soprattutto dalla disarmante ingenuità della Creatura, la storia si dipana.
Secondo un cliché piuttosto consolidato, anche in Testa Cucita i mostri sono in primo luogo creature di grande sensibilità. Sono loro i 'buoni', sono loro che generano nel lettore il senso di tenerezza, mentre gli umani della vicenda, ovvero il Professore Erasmus e Fulberto Trovamostri, sono davvero orrendi. I veri mostri sono loro.
Le creature generate da questo novello Prometeo, non sono responsabili delle loro storture. La cattiveria e la pericolosità si annida, piuttosto, nella volontà del folle che le ha pensate o di chi vuol trarre profitto dalla loro 'diversità'. Il piccolo Testa Cucita che folle non è, ogni volta ne disinnesca il potenziale di distruzione. Lui, così piccolo e apparentemente indifeso, è colui che si avvale della Ragione. Lui, che tanto ha sofferto per essere stato abbandonato e dimenticato dal suo creatore, ha la forza di restare fedele alla parola data.


A chi voglia vedere al di là della godibile storia horror confezionata con cura per lettori in tenera età, si potrebbe indicare in questo libro un senso ultimo che vede i più piccoli, mostri e bambini, trascinati dentro il gioco dei più grandi, dove imbroglio, prevaricazione, ricatto, egoismo la fanno da padrone a scapito di lealtà, solidarietà, onestà, generosità e amicizia. 

Carla

Noterella al margine.
Saranno gradite al lettore le soluzioni horror adottate dall'illustratore che incide i capitoli su lapidi, fa pendere ragni lungo la pagina, sbruciacchia ogni margine e alterna pagine grigie a pagine nere e che, per Testa cucita in particolare, si inserisce nel solco della tradizione delle creaturine emaciate di Tim Burton.



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