lunedì 13 maggio 2013

OLTRE IL CONFINE (libri dall'estero)

UNSPOKEN, Henry Cole
Scholastic Press, 2012


ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)

"But I didn't want this story to tell about bloody battles or spitting into bread dough. I wanted to tell -or show- the courage of everyday people who were brave in quiet ways.
I wanted to make this a wordless book. The two main characters in the story are both brave, have a strong bond, and communicate great depth. Yet, both are silent. They speak without words."

Virginia, non lontano dal corso del fiume Potomac, durante la guerra civile americana. Zona di frontiera con il Nord, a poca distanza il confine e, forse, la salvezza per gli schiavi in fuga. Solo a patto di essere fortunati e di arrivare in qualche casa sicura. Come punto di riferimento per in Nord solo quello che da sempre guida chi si sposta di notte: la Stella Polare.
Intanto l'esercito attraversa le campagne coltivate, passa accanto alle fattorie. Ovunque si vedono soldati a cavallo o cacciatori di taglie. Non è facile muoversi: impensabile di giorno, pericoloso anche di notte.
In una di queste fattorie, una casa sicura, vive una bambinetta che si occupa di vacche, galline e gattini. Nel fienile, dove è ammucchiato il granturco, si nasconde qualcuno. Un occhio la spia mentre prende patate e cipolle per la cucina. 


In lei lo spavento iniziale lascia il posto alla preoccupazione. La preoccupazione si trasforma in riflessione e la riflessione diventa organizzazione e quindi azione.
Quella bambina, sera dopo sera, sottrae dalla tavola piccole porzioni di cibo che, avvolte in un tovagliolo, deposita muta davanti alla catasta di pannocchie.
Lì dietro c'è un fuggiasco. Lei ha visto solo il suo occhio attraverso le foglie.
Quell'uomo, nascosto, silenzioso aspetta il momento migliore, la notte propizia per continuare il suo percorso di fuga. Ma prima di andarsene non manca di confermare quel tacito rapporto di amicizia, che in quei giorni silenziosi si è creato con la bambina: una bambola fatta di foglie di mais e vestita di un tovagliolo sono il segno della gratitudine per tanto coraggio e generosità.


Una storia emblematica che ne può racchiudere tante altre al suo interno.
Una storia di gente comune, una storia piena di profondità, raccontata senza parole.
Il legame con un'altra storia fatta con quasi gli stessi ingredienti è lì sotto i miei occhi.
Penso al progetto Libri senza parole. Destinazione Lampedusa che ha come obiettivo quello creare una biblioteca 'speciale' fatta di libri silenziosi a Lampedusa. Le affinità con Unspoken sono parecchie: un confine a poca distanza, uomini che fuggono verso la libertà, gente comune che riflette, poi si organizza e quindi agisce, l'assenza delle parole (come se di fronte a tanta forza di racconto, non fossero necessarie).
E infine una bambina che attraversa entrambe le storie: da un lato quella disegnata da Henry Cole, dall'altra quella con la valigia piena di libri di Chiara Carrer.



Carla

Noterella a margine.
Unspoken (2012) è un libro anomalo per Henry Cole, sempre così scanzonato e colorato. Nonostante sia un autore di culto negli USA in Italia non è mai stato pubblicato. Ci tocca aspettare.

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