mercoledì 19 giugno 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


CORRI, UOMO, CORRI!

 ANDIRIVIENI, Isabel Minhós Martins, Bernardo Carvalho
La Nuova Frontiera Junior, 2013



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Molto tempo fa, camminavamo lentamente: per giorni e giorni, alla ricerca di cibo o di un buon riparo dove passare la notte.
Alle volte, gambe in spalla, correvamo pure.
Poi siamo montati a cavallo, abbiamo inventato ruote e carrozze, automobili, treni e barche, aerei e razzi."

Quando ci siamo seduti alla guida di un mezzo di locomozione che in sempre meno tempo ci portava di qui e di lì, quando abbiamo capito che eravamo riusciti a dominare il tempo, le distanze, la fatica allora abbiamo pensato di essere padroni incontrastati del mondo e anche un po' dell'universo (io, quella bandiera americana sulla luna non la riesco a mandare proprio giù...)
E se siamo diventati dominatori di spazio e tempo ci siamo mossi sempre di più e abbiamo cominciato a spostare cose e persone: un vero e proprio andirivieni.
Ma a che prezzo? Abbiamo scomodato aria, acqua e terra. Abbiamo inquinato, abbiamo rovinato, abbiamo distrutto, abbiamo prodotto veleno e rumore. 

Prima, animale tra animali, l'uomo si muoveva al ritmo della Terra. Ne rispettava le leggi, ne curava il valore, ne preservava l'equilibrio.
Da sempre le rondini o le farfalle cercano il caldo e attraversano interi continenti, senza dover mai fare benzina. Le balene e i tonni vanno a partorire a migliaia di miglia da casa, senza lasciare dietro di sé neanche una goccia di petrolio. Gli gnu vanno veloci come la jeep dei cacciatori che le inseguono, ma alzano solo polvere e niente monossido di carbonio...
Testa e piedi vanno usati con giudizio e forse sarebbe utile non dimenticare che un tempo erano musi e zampe...

Difficile convincere un ragazzino ad andare più piano, difficile convincerlo che arrivare prima e arrivare ovunque è sempre una grande idea.
Andare veloci, far arrivare cose e persone financo nell'angolo più remoto della Terra ha un prezzo, un costo alto che si paga altrove, ovvero non alla partenza e non all'arrivo: su questo possiamo cercare di farli ragionare anche attraverso un libro così bello e colorato e così movimentato.
Andare a scuola a piedi (sarai più pimpante in classe, dopo due passi a piedi!), comprare gli aranci a dicembre e l'uva a settembre (evitando di mangiare quella che deve attraversare mezzo mondo per finire nel tuo piatto di mangiatore esigente); queste sono tutte piccole pratiche quotidiane che, passo dopo passo, contribuiscono a consolidare la coscienza di un buon abitatore del mondo.
Ma attenzione! Non vi stiamo dicendo di fermarvi (o per lo meno fatelo solo per il tempo necessario a leggere questo libro, o un altro) ma vi stiamo dicendo di andare, di andare però un po' di più con le vostre forze, con i piedi (ali o pinne, fa lo stesso) e con la testa come fanno balene o farfalle, tonni o zebre.
E il confronto che Isabel Minhós Martins fa con le rondini che dall'Artico arrivano fino in Africa in cerca del caldo sembra proprio voler dire: non fermarti, bambino, perché nessun luogo è lontano, se puoi contare su buona testa e buoni piedi!


In un libro, vera e propria ode al movimento 'naturale', Bernardo Carvalho ha scelto di muoversi -e tanto- con i colori: è una vera festa, un fuoco d'artificio continuo! Ma lo fa anche con le forme, infatti tutto corre da un lato all'altro della pagina: dall'uomo primitivo inseguito da un mammuth, al grande tonno che sguscia in mezzo ai cargo. Ma il movimento è anche in una terza e virtuale dimensione: dal fondo 'ideale' dell'immagine alla superficie 'reale' della pagina in un continuo gioco di sovrapposizioni di lucidi che hanno il merito di creare profondità laddove non è prevista. Scomporre le forme, sovrapporle in un continuo gioco di trasparenze è un bell'andirivieni per gli occhi!



Carla




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