mercoledì 17 luglio 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

ASINO CHI RESTA

Il viaggio dell'asino, Isabelle Grelet, Irène Bonacina,
Edizioni Clichy 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Laggiù nella fattoria, dalle parti di valle Pourçon, vive UN ASINO che si annoia.
E tutti i giorni, tutti i giorni... il GALLO si sgola sul suo pagliaio, il MAIALE sguazza nel trogolo, il CONIGLIO batte la zampa nel cortile, la CAPRA mastica le foglie di nocciolo.
L'asino, che gira in tondo, ha bisogno di qualcosa di diverso per essere felice.
QUALCOSA DI DIVERSO, SÌ MA COSA?"



Un furgoncino Citroën, quelli che giravano per l'Europa cinquant'anni fa (e io me li ricordo), sta invecchiando nel fienile. Una buona revisione e si può partire. Ma l'asino, come nella migliore tradizione, non parte da solo, ma a lui si affiancano, uno dopo l'altro, gli altri animali della fattoria. Ognuno di loro offre il proprio contributo al mood del viaggio: chi canterà alle stelle, chi si porterà sulla schiena i bagagli... 


Il viaggio procede per il meglio. Durante il percorso, però, ogni animale del gruppo riconosce nei diversi luoghi il proprio posto del cuore: la capra scende dal furgoncino per rimanere sulle bianche montagne. Il coniglio si ferma invece vicino al circuito automobilistico di Nogaro, il maiale, contrariamente a quanto pensano i maligni, è un raffinato amante dell'arte e quindi scende al Guggenheim di Bilbao. Il gallo si ferma a Siviglia, incantato dal flamenco.

 
L'asino cocciuto prosegue il suo viaggio per poter raggiungere il suo obiettivo, lo Stretto di Gibilterra. Solo, seduto lungo il molo, all'ombra di un ombrellone, l'asino è contento ma non può dirsi felice: gli manca qualcosa e -inevitabilmente- ricomincia a girare in tondo. 



Il trambusto che fuoriesce da sotto un pedalò attira la sua attenzione e gli fa chiedere se può essere dell'equipaggio. Nascosto quasi per intero, c'è un valente meccanico: un'asina dalle volitive trecce che sarà capitano di quel viaggio lungo una vita e per nulla noioso. Viaggio dal quale nessuno dei due mai più tornò...


La passione per gli asini -animali impastati di cocciutaggine, forza fisica, abnegazione, tenerezza nello sguardo- è una vecchia storia, per me.Credo dipenda un po' dal fatto che mi par di assomigliar loro, soprattutto nella cocciutaggine.
Di questa storia mi piacciono varie cose. La prima: l'idea del viaggio che cresce nella testa di ognuno per togliersi dalla noia. La seconda: lo schema che si ripete come una serie di cerchi concentrici. La terza: i caratteri isoliti dei personaggi; a partire dall'asina esperta di meccanica al maiale fine conaisseur d'art. Quarta: il fatto che si racconti ai bambini che nel mondo ognuno ha il diritto di trovarsi il proprio luogo ideale e abbia il diritto di fermarvisi. Quinta: l'idea che nella vita bisogna avere un obiettivo nella vita, in questo caso per l'asino partire dalla Francia per andare a vedere Gibilterra. Sesta: il colore del mare e il colore del cielo. Settima: i disegni di Irène Bonacina. Qui il suo sito e i bei disegni ad acquerello del suo bestiario.

Carla

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