lunedì 23 settembre 2013

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


LA VITA SECONDO REBECCA


Un'altra uscita 'fortunata' dell'editore Edt, nella collana Giralangolo: La mia vita secondo me, frizzante esordio narrativo di Anna Carey, è il racconto stralunato di una quattordicenne coinvolta nei successi letterari della madre. Rebecca, infatti, si ritrova improvvisamente e involontariamente popolare, insieme alla sorella, perchè la madre, scrittrice famosa in crisi creativa, decide di lanciarsi nella letteratura 'rosa' per ragazzine, dichiarando di essersi ispirata alle proprie figlie.

L'aspetto più grave, dal punto di vista delle ragazze, è che si ritrovano ritagliato addosso un ruolo che non appartiene loro, fonte di continue prese in giro a scuola.
Proprio mentre la protagonista, che racconta le sue vicende in prima persona attraverso il suo diario, affronta per la prima volta il cataclisma di un vero innamoramento, si ritrova ad essere coinvolta da attenzioni indesiderate, amicizie di facciata, insegnanti fan della madre. Per mettere fine a questo circo indigesto e insopportabile, Rebecca decide di far vedere al mondo chi è veramente e per farlo decide di metter su una band, ovviamente insieme alle inseparabili amiche Cass eAlice. Nonostante le scarsa esperienza le ragazze si mettono d'impegno mentre la storia d'amore fra Rebecca e Paperboy, ovvero il ragazzo dei giornali, si concretizza in brevi conversazioni sulla soglia di casa. E' proprio lui a suggerire la partecipazione ad un concorso riservato alle band composte da minorenni. Davanti allo sguardo sbigottito ed incredulo dei genitori, prende corpo la carriera musicale di Rebecca e delle sue amiche, con un esito che non vi racconterò.
Lo stile spumeggiante e ironico dell'autrice rende la lettura, rivolta naturalmente a ragazzine dai dodici anni in su, scorrevole e divertente, ma racconta anche una sgradevole verità che noi genitori vorremmo spesso ignorare e cioè che sappiamo ben poco dei nostri figli, delle loro reali aspirazioni, del mondo dei loro desideri e della loro socialità. Al di là delle differenze individuali e dell'affetto che sicuramente lega genitori e figli anche nel travagliato passaggo dell'adolescenza, è vero che i riferimenti, le relazioni, il modo di affrontare la vita che i ragazzi e le ragazze via via elaborano spesso ci sfuggono.
Ed è questo il diventare grandi, dire al mondo quel che veramente si è, oltre lo specchio deformante del desiderio genitoriale.
Bella la descrizione, nel romanzo della Carey, di quel gran salto nel vuoto che i nostri figli metaforicamente compiono nel momento in cui decidono di dichiarare al mondo intero la loro squisita singolarità, attraverso l'estetica, la musica, il mettersi alla prova per strade inusuali.
Lettura rassicurante per tutte quelle ragazzine che stentano a trovare la loro strada, lontane dal riparo della gonna di mamma e ancor più lontano dalle Violette di turno.

Eleonora

“La mia vita secondo me. Il diario di Rebecca Rafferty”, A. Carey, Edt 2013

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