sabato 14 settembre 2013


I BISCOTTI DI PERTUIS VOLANO A SAN MARCELLINO


Dalla Francia a Bologna, con un po' di fantasia e un po' di esperienze in ambito di frolla e biscotti, sono arrivati a san marcellino, porto sicuro di quattro mangioni di hamburger e dolci ciunti, i biscotti che hanno conquistato il cuore di una chimica in vacanza.
Avevo assaggiato questi buonissimi biscotti quest'estate a Pertuis e la scorta che avrei voluto durasse mesi non ha resistito alla prima settimana.
La mia faccia triste per averli finiti, anche se secondo me era colpa della golosità, ha mosso a compassione un italo-franco-ceco, che un pomeriggio mi ha recapitato una bustona di semi di girasole.
Mi sono dovuta ingegnare ed ecco qui un super risultato che ha fatto leccare i baffi dei marcellini, di tutto il bar e degli abitanti della casa di Strada Maggiore (porto sicuro di una serie di ceffi che riempiono la vita di una chimica fuori sede).


Per circa 20 biscotti

ingredienti
200 g farina 00
70 g zucchero (metà di canna e metà bianco)
1 uovo
un pizzico di sale
2 cucchiaini di lievito per dolci
70 grammi di burro
50 g di semi di girasole e di sesamo (io faccio circa metà e metà)

Dopo un debito riscaldamento alle mani per evitare crampi e contratture da impasto, mettete in una ciotola la farina, lo zucchero, il lievito, il sale e i semi e mischiate in modo che si amalgamino. A questo punto aggiungete l'uovo e il burro tagliato a pezzettini e impastate fino a formare una palla della consistenza della pasta frolla.
Avvolgete la palla di pasta nella pellicola trasparente e mettetela in frigo a freddare per circa trenta minuti.
Accendete il forno a 180° e una volta passato il tempo in frigo stendete la pasta su un piano infarinato fino a farla diventare alta poco meno di un centimetro. Ritagliate nella pasta le formine che preferite (la casa marcellina non ha formine da biscotti e si accontenta di una tazzina da caffè) e mettetele in una teglia rivestita di carta forno. Infornate per circa 15 minuti.
Aspettate che si freddino (al reparto grandi ustionati hanno appena dimesso un paio di avventati assaggiatori di biscotti appena usciti dal forno) e divorateli.


Una piccola variante che ho provato è quella di fare con la pasta delle palline che ricordino i baci di dama. Una volta cotte rimangono molto morbide dentro e friabili fuori. Deliziose già così! Scegliete la crema o la marmellata che preferite e farcitele proprio come i baci di dama. Per ora le ho provate solo con il dulce de leche (slurp!). 

Margherita

Noterella al margine. Margherita non è una delle due cuciniere 'accreditate' in questo blog. Tuttavia, per due ragioni principali, le è stato dato accesso alla rubrica. 
Prima ragione, è brava in cucina ed è brava fotografa ed è stata spesso 'dietro le quinte' di questo blog: un premio alla fedeltà.
Seconda ragione, salubre nepotismo: è mia figlia. 


Seconda noterella al margine. Quella paglietta che si intravede le sta benissimo, come si può notare, ed è un pezzo di provenza che ha riportato a casa...

Nessun commento:

Posta un commento