martedì 22 ottobre 2013

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


VIVA LA LIBERTA'!!


Ritorna Chris Haughton e ritorna alla grande: dopo il gufetto dal precario equilibrio, vedi qui, ecco George, meraviglioso cane dai principi etici incerti.
Dunque, abbiamo un bel cagnone, George, e il suo padroncino Harry, che deve allontanarsi da casa, non senza aver fatto le dovute raccomandazioni.
George è molto convinto dal proprio compito, e spera proprio di riuscire a fare il bravo, e già qui qualche sospetto può sorgere legittimamente; a volte, però, la tentazione è davvero troppo forte. Il bambino lettore lo segue partecipe mentre incappa in una splendida torta e, oh no, George!, se la mangia in un sol boccone, per poi correre dietro a Gatto, rovistare nella spazzatura, scavare in un invitante vaso pieno di terra. George è proprio pentito e quando torna il suo padroncino sgorga una lacrima sincera dai suoi occhioni.


Harry non porta rancore e porta il suo cane a fare un passeggiata e lui, ancora animato da buone intenzioni, ignora Gatto, bravo, George!, una fetta di torta e tanta bella terra appena smossa...ma che fareste voi davanti ad un delizioso secchione dell'immondizia, che profuma di tutte le innominabili schifezze che contiene? George lo chiede al lettore, con quei suoi occhioni pieni di contrizione.


La conclusione è affidata al lettore, di cui s'immagina la complice partecipazione al conflitto etico che attanaglia il prototipo di tutti i cani.
Ancor più dell'altra volta lo stile di Haughton, così squisitamente grafico e giocato questa volta sui toni caldi del rosso e dell'arancio, è efficace nel raccontare con ironia una storia il cui esito appare evidente al lettore smaliziato, dando vita ad un meccanismo inesorabile di comicità.
Ma da che parte starà il lettore bambino? Ah, che liberazione ridere vedendo così ben rappresentate il proprio conflitto fra doveri, spesso incomprensibili, e piaceri irresistibili, ma non condivisi dal mondo adulto!

Eleonora


P.s.
Devo dire che lo sguardo di George, un po' dispiaciuto, ma molto determinato a infrangere divieti, è molto simile a quello delle mie ex randagie compagne di vita, quando, sentita la volpe, partono all'inseguimento, lasciandomi come un baccalà ad aspettare il loro soddisfatto ritorno.
p.s. 2
per la precisione, la volpe le semina regolarmente e se ne va trotterellando, mentre loro si riempiono di spine, ma la lezione è proprio questa, alla faccia di Epitteto, non c'è niente che ci faccia sentire vivi come insegiuire i sogni e provare a realizzarli.


“Oh no, George!”, C. Haughton, Lapis 2013



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