mercoledì 13 novembre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

GUARDARE INDIETRO CON NOSTALGIA

Il regalo più grande, Peter H. Reynolds
Ape Junior 2013


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Roland non vedeva l'ora che arrivasse il giorno di Natale.
Così quando arrivò, si precipitò a vedere cosa lo aspettava.
Ma quando vide il suo regalo, restò proprio deluso. Era il regalo più piccolo che avesse mai ricevuto. Accidenti, aveva aspettato tutto l'anno per ricevere un regalo così piccolo?"


Effettivamente il pacchetto è molto piccolo. E così Roland chiude gli occhi desiderando un regalo più grande. BUM! Eccolo. Il pacchettino rosso ora è un pacchetto verde. Ma, visto che funziona, perché non esagerare nella richiesta? 


Occhi chiusi di nuovo, desiderio intenso e BUM! il pacchetto verde diventa un paccone rosso. Ancora troppo poco: si sa, talvolta le persone sono insaziabili...E così, a furia di intensi desideri e qualche urlo, Roland ottiene magicamente regali sempre più grandi, enormi, alti come palazzi. 

Ma il pianeta è troppo piccolo per contenere il ragalo della dimensione giusta. Con un razzo nello spazio, tra milioni di stelle, Roland va cercando e, oh oh, cercando si allontana dalla Terra che ormai è solo un puntolino piccolissimo nell'oblò...Roland inverte la rotta perché alle volte è meglio desiderare cose piccolissime per poi vederle diventare grandi...

A passi da gigante ci stiamo avviando verso il Natale. E così i libri, sugli scaffali delle librerie, si colorano di rosso e di verde, spuntano abeti e palline di vetro ad ogni pagina e pullulano di pacchetti...
Anche questo piccolo libro quadrato non fa eccezione, se non per un piccolo dettaglio forse non esattamente marginale: non è un libro di Natale.
Il Natale è solo un pretesto (un po' furbetto, visto il periodo, ammettiamolo) per raccontare una storia ben più universale e adatta anche a letture primaverili. Una di quelle storie cui Reynolds ci ha abituato (Punto, Ape Junior 2003 e Oso, Ape Junior 2004). Una di quelle storie fatte di leggerezza, di autentico pensiero bambino, di ingenuità, per raccontare chi siamo noi.
il meccanismo con cui Reynolds costruisce la storia è preso a prestito dalla 'grammatica della fantasia' di un bambino: esagerare, esagerare e ancora esagerare. Come sempre con Reynolds, autentiche sono le emozioni di quel bambinetto (e anche un po' le nostre): l'insaziabilità, la protervia, la nostalgia, l'insicurezza.
Il mistero, l'attesa, il desiderio che ognuno di noi prova di fronte a un regalo è innegabile e altrettanto innegabile che tanto più grande sarà il pacco, tanto più il nostro cuore sobbalzerà nel vederlo. Roland è tutti noi. E, siamo onesti, il senso di sazietà di fronte alla magia di ottenere ciò che si vuole solo schioccando le dita (o strofinando una lucerna...) saranno in ben pochi a provarlo. Anche in questo Roland è tutti noi.
E ancora, solo perdendo le cose (o allontanandoci da loro con un razzo) ci rendiamo conto di quanto fossero per noi importanti, amate e quindi desiderabili.


Solo con la distanza (guardandoci indietro come fa Roland dal suo razzo) riusciamo considerare come veri e propri doni situazioni, circostanze, luoghi o persone che non hanno la forma di un pacchetto. E con il medesimo distacco, a posteriori, riusciamo a capire e ad apprezzare come regali della vita tante altre cose che, standoci in mezzo, ci erano sfuggite. E ancora una volta Roland è tutti noi.

Carla

Noterella al margine: la casa editrice Ape junior era una bella casa editrice che pubblicava albi illustrati molto interessanti. Io me la ricordo. Poi è stata comprata dal Gruppo Salani che ne ha 'cambiato i connotati' (con tutto quello che ne consegue). Ogni tanto, ma proprio solo ogni tanto, riemergono tratti somatici riconoscibili e riconducibili all'Ape vecchia maniera. Questo libro ne è prova.
È un po' come quando con nostalgia cerchi in un viso di un vecchio amico che stenti a riconoscere, tratti che ti erano familiari...
Questo ho provato nello sfogliare questo libro di Reynolds.


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