mercoledì 27 novembre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


DOMANI È NATALE

Il dono dei Magi, O. Henry, Ofra Amit
Orecchio acerbo 2013


ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)

"Della smise di piangere, e si passò la cipria sulle guance.
Poi si mise alla finestra a guardare stancamente il gatto grigio che camminava sullo steccato grigio del cortile grigio. L'indomani era Natale e, per fare un regalo a Jim, lei aveva solo un dollaro e ottantasette centesimi. Per mesi, giorno dopo giorno, aveva risparmiato ogni centesimo: con questo risultato.
Con venti dollari la settimana non si va troppo lontano."


Un Natale grigio, molto grigio. In un appartamento ammobiliato, su un divanetto logoro, Della prende un'importante decisione. Si guarda in uno specchio sottile, si scioglie i lunghi e folti capelli che le arrivano fin sotto le ginocchia, indossa il suo vecchio cappotto ed esce.
Manca un giorno al Natale e lei vuole fare un regalo degno di Jim, il suo amato giovane ma squattrinato marito. Quelle poche monetine non bastano per comprare una nuova catena per il bell'orologio, ultimo 'brandello' di una vita migliore. E allora l'unica cosa da fare è vendere i propri capelli. Con in tasca i venti dollari guadagnati, Della attraversa in lungo e in largo la città per trovare il meglio per Jim: ventun dollari e quella bella catenina sarà degna dell'orologio.
Adesso, però, con quei capelli così corti, Della trema all'idea di non piacere più al suo giovane marito e prega dio perché lui la trovi ancora carina.
Ma per tutto questo tempo, Jim dove sarà? Non lo vediamo, ma lo si può immaginare in una situazione simile a quella di Della: in cerca del denaro sufficiente per un dono altrettanto prezioso.
Di fronte a tanto amore da una parte e dall'altra, la crudeltà del destino è ancora più evidente: una catena per un orologio che non c'è più perché venduto per comprare dei bei pettini che, a loro volta, non terranno nessun ciuffo di quei capelli lunghi e folti ormai irrimediabilmente tagliati.
Ma è Natale, comunque, e le braciole vale ancora la pena mangiarle, con un sorriso amaro sulla bocca, ma il cuore caldo di amore vero.


Una carrellata di sentimenti ed emozioni si avvicendano in questa storia che si configura come un meccanismo ad orologeria, terribilmente perfetta.
Alla disperazione da un lato risponde l'amore e la generosità dall'altro. Alla determinazione si avvicenda la fragilità. Dallo stupore si passa alla rassegnazione e su tutto si stende la sottile ironia di O. Henry.
Una storia cucita su misura su Della, protagonista eroica, vista nella sua quotidianità fatta di dignitosa povertà, forza d'animo, generosità, trepidazione e, soprattutto, tanta femminilità. 


Decidere per il gran sacrificio dei propri capelli, correre nel gelo per tutta la città in cerca di un oggetto preciso, acconciarsi i corti capelli rimasti in vezzosi ricci, aspettare trepidante dietro una grande porta che sta per aprirsi e disperarsi infine al pensiero di non essere più amata: tutto questo lo può fare solo una donna. Una donna innamorata. E sullo sfondo c'è un giovane uomo che per quasi tutto il racconto rimane 'nascosto', come un'ombra che sfugge alla vista, pur essendo nei pensieri di O. Henry e di Della per tutto il racconto.



Così Ofra Amit, sulle tracce di O.Henry, fa di Della e dei suoi suoi fluenti capelli protagonisti principali del racconto, Jim è quasi solo testimone incredulo e tardivo di fronte allo scherzo che il destino gli ha riservato per questo natale. Ma da ombra che era all'inizio, sul finale irrompe e diventa  affettuoso innamorato.

 
E poi c'è lui: il natale.
Nel racconto di O. Henry, come anche nella realtà, esso trae maggior risalto perché 'appoggiato' su uno sfondo grigio fatto di povertà.
Nelle illustrazioni di Ofra Amit è raccontato attraverso atmosfere e colori che traspirano tavola dopo tavola: quel verde che tinge i capelli di Della che, sciolti come un mare, ondeggiano fin dalla copertina, quel rosso dei mille fiori di poinsettia, euphorbia pulcherrima, davvero pulcherrimi e quell'oro che si accende solo qua e là come lumeggiatura, sono allusivi per il nostro immaginario. Ed è subito natale.

Un dono prezioso.

Carla

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