sabato 16 novembre 2013


TEMPO DI CASTAGNE


Spesso le famiglie hanno tradizioni culinarie, la mia no. Sebbene sia sempre stata una famiglia in cui si cucinava sia a pranzo sia a cena e nelle feste comandate, da tutto questo lavorio in cucina non ne sono emersi piatti particolari, tradizioni da passare ai posteri.
Ho più ricordi sensoriali che ricette, come il profumo del pollo arrosto nel forno la domenica mattina, mescolato a quello dei saponi e del borotalco proveniente dai nostri bagni. Ma neanche del pollo ho una ricetta particolare.
Invece la famiglia di mio marito ha i suoi piatti topici, tra cui all'inizio di novembre un dolce fatto con le castagne. Mi hanno raccontato di serate in cui, intorno al tavolo della cucina, venivano tutti precettati, chi spontaneamente e chi no, all'operazione di pulizia delle castagne. Ma mano che gli anni passavano aumentavano le defezioni, per restare ora quasi esclusivo appannaggio di mia cognata.
Avendo adottato la famiglia, mi sono impossessata anche di questa ricetta, che comporta un po' di pazienza e tempo, ma il cui risultato ripaga ampiamente dell'investimento.

Ps: loro hanno sempre chiamato questo dolce 'castagnaccio', ma il castagnaccio è tutt'altra cosa.

Ingredienti
(queste sono le dosi per una 'castagna', ma già che vi mettete dietro vi consiglio di farne almeno due, tenendo conto che si può conservare nel freezer per parecchi mesi)
400 gr di castagne bollite e sbucciate, quindi circa il doppio di castagne integre - vanno benissimo anche le piccole castagne che potete raccogliere nel bosco
60 gr di burro
60 gr di zucchero a velo
60 gr di cioccolato fondente per l'impasto + 50 gr per la copertura
rhum
un pizzico di sale


Lavate le castagne e mettetele in una pentola, ben coperte d'acqua, e lasciatele bollire per circa 45 minuti. Dopo che si sono raffreddate un po' potete iniziare a pulirle.
Personalmente ritengo che pensare di sbucciarle e pelarle sia una follia. Il sistema più veloce è tagliarle a metà e con un cucchiaino (sceglietene uno che abbia poco spessore, sia un po' tagliente) estrarne la polpa, anche perché in questo caso non c'è nessun bisogno di tentare di conservare la castagna intera.

Passate la polpa ottenuta in un passaverdura. Nel frattempo avrete fatto sciogliere a bagno maria il cioccolato e il burro che unirete insieme allo zucchero, il ruhm (che doserete a seconda di quanto vi piace sentirne il gusto) e il pizzico di sale all'impasto ottenuto. Mescolate il tutto molto bene e lasciate raffreddare in frigo prima di dargli la forma che preferite.


Se optate per la forma a castagna potete poi ricoprirla con il cioccolato fondente, sempre sciolto a bagno maria. In quella che vedete nella foto ho steso il cioccolato con un pennello da cucina, e così resta una superficie ruvida. Per ottenere invece una copertura lucida, i testi di cucina consigliano di aggiungere al cioccolato una dose equivalente di panna fresca e di lasciare colare il tutto in modo che si distribuisca da solo. Ma così non potrete fare la lunetta scoperta della castagna...

Va detto però che questo impasto si presta bene a prendere anche altre forme e ad essere ricoperto di cioccolato grattugiato. Se vi avanzano piccole quantità potete farci delle palline che rotolerete nel cacao amaro, oppure lo potete stendere (un centimetro circa di spessore) e intagliarvi con delle formine dei 'biscotti' che potete poi ricoprire di cioccolato.

Gabriella



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