martedì 10 dicembre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


LEGGERE È SOGNARE PER MANO ALTRUI  
Fernando Pessoa
 
Dall'angolo G24 si ha una buona visione dell'andirivieni che per quattro giorni riempie il grande salone del Palazzo dei Congressi dell'EUR a Roma, dove da una dozzina d'anni si svolge la Fiera della piccola e media editoria, Più libri più liberi.
A giudicare dall'afflusso di gente che mi è passata davanti, si direbbe che l'Italia è il Paese dei libri...bah!

Nel paese dei libri, Quint Buchholz  
Beisler 2013 (IN LIBRERIA DALL'8 GENNAIO)

ILLUSTRATI PER TUTTI


 
"C'è chi scruta paesi sconosciuti
E chi legge per lenti minuti
C'è chi colleziona magiche parole
E chi lavora per un tempo a venire."

Valeva la pena sfidare il gelo romano per averlo con sé in borsa da giovedì. Al piccolo stand di Beisler, ne tenevano una torretta disposta in bell'ordine e in bella mostra con un cartellino che recitava: NOVITÀ.
Rilegato, con la costa rosso mattone e una copertina piena di quel celeste dei cieli rarefatti di Buchholz, il libro Nel paese dei libri è una delle chicche di questa fiera. È talmente tanto una novità che non è ancora in vendita nel circuito delle librerie e nella pagina dei crediti si legge © 2014 Beisler.


Una poesia di Quint Buchholz dedicata ai libri e all'atto del leggere.
Un testo rarefatto cui fa da contrappunto un'illustrazione altrettanto lieve ma di impatto emotivo sempre molto forte. Il dialogo continuo che si instaura tra parola e immagine è talvolta ironico, talvolta commovente, ma sempre pieno di significato. 


Dal tuffo reale che illustra il tuffo tutto simbolico di chi ama leggere d'avventura alla mano che spunta dalla pagina di un libro di chi ama leggere l'assurdo... è un continuo rimbalzo tra immagine e testo, a tal punto imprescindibile l'una dall'altro, che è davvero quasi impossibile isolare il secondo dalla prima e leggerlo come una poesia, senza volgere lo sguardo al suo esito figurato, inevitabilmente catturato dalla sua profondità e dalla sua bellezza.
Buchholz ragiona e riflette sul senso che la letteratura può avere per ciascuno di noi: un libro può farci leggere il mondo sotto una luce differente, non ci lascia mai da soli di fronte alla notte, ci può rendere ciechi, ci aiuta a preparare il domani. 


Attraverso questo suo mondo sospeso, silenzioso, pieno di mistero, 'congelato' in un attimo di vita che ha qualcosa di reale ma anche tanto di sognato, Buchholz ci racconta che cosa sia per lui il libro e la sua lettura, ma nello stesso tempo offre al lettore lo spunto di trovare nei suoi disegni un propria chiave interpretativa. Delle sue tavole dice: "I'm not the one who finishes a painting. It is the viewer who is completing the story." E se questo è vero per le illustrazioni lo è anche di più per quel che riguarda il testo.
La rarefazione di testi e immagini lascia aperte mille possibilità interpretative da parte del lettore: ognuno può cucirsi addosso un abito fatto di tinte pastello e parole evocative.
C'è chi colleziona magiche parole e chi lavora per un tempo a venire, piantando su un terreno fertile le parole/piantine germogliate tra le righe delle pagine. Ecco, io vorrei essere quella che semina oggi e raccoglie giovani lettori domani...


Carla

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