lunedì 17 marzo 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

BELIEVE IN FAIRIES,CREDI SEMPRE NELLE FATE!

Ho una fata accanto, Lewis Carroll
Motta Junior 2014


POESIA

LA MIA FATA
Ho una fata accanto che dice:
"Non si può pisolare!";
quando piango dal male lei afferma:
"Non si può singhiozzare".

Se sorrido felice, lei esclama:
"Non si può ridacchiare";
se mi verso del gin, lei minaccia:
"Non si può sbevazzare".

Quando prendo un biscotto lei esplode.
"Non si può sgranocchiare";
quando faccio la lotta mi avverte:
"Non si può malmenare."

Sono stanco di tutto e le ho chiesto:
"Cosa posso mai fare?"
La fatina ha risposto tranquilla:
Non si può domandare".

Morale: NON SI PUÒ

Lewis Carroll alle prese con una fata piuttosto seccante. Questa, tra altre quattordici, è la poesia che conclude questo bel libro.
Carroll, nei suoi libri di Alice, ci ha educato ad un linguaggio raffinato pieno di bellissimi giochi di parole o nonsense e anche in questa antologia di sue poesie, finora inedite in italiano e così ben tradotte, torna la stessa vena giocosa.


Tra queste un inno alla puntualità da leggere a tutti i ritardatari che ci perseguitano
È meglio arrivare un po' prima
dell'ora fissata;
entrare al minuto spaccato
è una mossa azzeccata.

Altrettanto utile è l'articolato vademecum per vivere felice. Poche regole ma chiare: svegliarsi presto la mattina, passeggiare per due ore, invitare a cena gli altri, non toccare mai il caffè e non mangiare la pancetta. E la birra, sempre chiara. Non tuffarsi se sia ha paura.
Il tema dei fratelli torna e ritorna. In entrambi i casi è alto il livello di scontro. Se da una parte c'è un fratello che è in cerca della pentola adatta per 'stufare' la sorella, dall'altro ci sono due monelli che decidono di andare a pescare. Peccato però che uno sia il pescatore e l'altro l'esca. Neanche una sorella giudiziosa può nulla di fronte alla crudeltà dell'uno e alla 'mollezza' dell'altro.

Un altro bel titolo nella collana Il suono della conchiglia, curata da Teresa Porcella per Motta Junior. Un'altra buona occasione per mettere in contatto i più piccoli con grandi autori classici, come era già successo con Neruda (La casa delle odi) o Emily Dickinson (con Non c'è nave che possa come un libro).
Resto perplessa sulle illustrazioni: Sanna, che di norma mi piace molto, qui non mi pare sempre convincente e sembra patire il libro di piccolo formato.

Carla

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