lunedì 12 maggio 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


ILLUSIONI

Dal cappello a cilindro della Mondadori spunta, con qualche anno di ritardo, il primo lavoro di Brian Selznick, l'autore de La straordinaria invenzione di Hugo Cabret: si tratta di un'opera precoce, un saggio, e che saggio!, per il College, basato sulla biografia del mago Houdini. L'autore, all'epoca, si è documentato a lungo sulla vita del grande mago che ha lasciato dietro di sé una scia di segreti, compreso quello di una misteriosa scatola contenente chissà, forse, memorie e trucchi mai più eguagliati.
Proprio su questo elemento Selznick costruisce la sua storia, ripresa e pubblicata nel '91 e poi nel 2008 e solo ora tradotta dall'editore italiano con il titolo Il segreto di Houdini: racconta di un ragazzino affascinato dalle gesta del mago e che prova inutilmente a riprodurle nel salotto di casa, per la disperazione della mamma che lo deve continuamente tirar fuori da un vecchio, ingombrante baule. 

Un giorno, per caso, il protagonista, Victor, lo incontra per strada, e il grande artista lo invita ad aspettare una sua lettera. Victor, appena la riceve, non riesce a resistere e si precipita a casa di Houdini, dove però lo accoglie la triste notizia del suo decesso. La vedova gli consegna una scatola sul cui fondo sono segnate le iniziali E. W. 

 
Quella scatola non è, dunque, del Maestro, che non gli ha lasciato nessun segreto in eredità: la delusione di Victor è tanto grande da fargli seppellire la scatola in soffitta fino a dimenticarse. Poi, però, molti e molti anni dopo, giocando con il figlio, capita proprio sulla tomba di Houdini, sulla cui lapide è scritto anche il suo vero nome, Ehrich Weisz.
Allora tutto ha un senso, Victor ritorna a casa e riprende in mano quella scatola, ora tornata preziosa.


La storia è breve ed illustrata pagina per pagina con quel tratteggio a chiaroscuro che ci sono ormai familiari, dopo aver letto Hugo Cabret, quel tono grigio che ci dà l'impressione di sfogliare un vecchio quaderno o un album di foto in bianco e nero.
Quello che colpisce più di tutto, però, è il senso del meraviglioso, l'incanto che, soprattutto nei bambini o in chi riesce a essere bambino dentro, si crea di fronte a qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di fantastico, che sia il cinema o i magistrali trucchi di un mago. Quel senso del meraviglioso che non dà niente per scontato, che accoglie l'imprevedibile, che illumina il grigiore della vita quotidiana.
Un grande inno alla libertà dei bambini e a quelle persone, note e meno note, che sanno portare lo stupore nella vita degli altri.

Eleonora

Il segreto di Houdini”, B. Selznick, Mondadori 2014.

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