mercoledì 11 giugno 2014

CORTESIE PER GLI OSPITI (libri preferiti da altri)


CLASSICI OCCHI A MANDORLA

Helen Keller, ill.Cristina Pieropan
Kyowon Publishing Co., Ltd. , Korea, 2007

 
Dubliners, ill. Cristina Pieropan





Kyowon Publishing Co., Ltd., Korea, 2009



























Ammetto che questa recensione ha molto a che fare con la mia cotta per un’illustratrice italiana che considero eccezionalmente brava, originale e un tantino misconosciuta. Cristina Pieropan, con cui ho solo avuto sporadici contatti epistolari, è una persona crederei schiva e assorta, dedita alla tecnica dell’incisione (nel caso di questi volumi , trattasi di incisioni ad acquaforte e acquatinta stampate e acquarellate), che certamente richiede tempi di realizzazione lenti e grande meticolosità. Ed è apparentemente molto atipica nel tratto, rispetto all’universo italiano. La sua è una matrice antica e, a ben guardare, ricorda affreschi nostrani tardo-medioevali, anche nella palette dei colori.
Stranamente però, per me Cristina ha anche un’evidente vena folk, in verità molto spostata verso occidente, cioè verso la terra che oltreoceano ha ospitato l’epopea, appunto, del grande West. Come se in una vita precedente – quando ancora s’indossavano le crinoline - fosse emigrata nel nuovo mondo.
La coreana Kyowon Publishing l’ha scelta e le ha affidato due opere di letteratura per adulti qui in versione ridotta. La vita della scrittrice Helen Keller – autrice del libro autobiografico da cui fu poi tratto il famoso film Anna dei Miracoli – e Dublinesi di James Joyce (in due volumi). Altro pretesto buono per scrivere queste righe è la pubblicazione di opere molto estese e di non facile contenuto, ma di grande qualità e corredate da un cospicuo numero di tavole illustrate.
 
Una scelta non comune, non da noi, che induce a riflettere sulla possibilità concreta di destinare ad un pubblico ancora molto giovane lavori complessi . Mi è parso spesso di cogliere qualche perplessità sulle riduzioni per l’infanzia ed io stessa nutro dubbi in proposito. Ma durante un lungo soggiorno in Irlanda da ragazzina ho studiato su alcuni classici letterari rivisitati ad hoc e, in realtà, mi è rimasto il ricordo di una suggestione forte, di letture senz’altro capaci di risvegliare la mia curiosità, di coinvolgermi catturando la non facile attenzione di una mente ancora poco educata. Del resto, è una sfida affascinante pensare di rivolgere ai bambini una gamma di letture “alte” sotto il profilo del contenuto e dello stile, rompendo in parte gli schemi . E se guardo questi bellissimi libri… penso che offrano un’opportunità concreta di ampliamento dell’orizzonte conoscitivo ed estetico. Insomma, l’operazione di ritocco è ardua e sempre un po’ arbitraria, ma può dare ottimi frutti.
 

Nel caso dei libri da cui partono queste brevi riflessioni, un contributo fondamentale lo offre proprio il lavoro dell’illustratore, che non scavalca mai il testo, ma lo rende estremamente vivido e lo impreziosisce con un garbo speciale. Pieropan è doppiamente raffinata, perché coniuga l’esigenza di narrare per immagini con quella di creare un sistema di referenti iconografici comunque di livello alto e profondo, che si decrittano con facilità, ma nulla hanno di scontato. L’eleganza del segno evoca senza scavalcare, accompagna il racconto ma non è accessoria, ne è co-protagonista. Con una freschezza rara e, stando a me, a tratti commovente.



La sensazione, sfogliando queste pagine, è di aprire un vecchio baule e tirare fuori oggetti e fotografie di altri tempi, memorie antiche, ma vive e palpitanti. Proprio come se aspettassero di essere maneggiate da noi per tornare a respirare... un alito lieve e segreto, ma caldo e tenace. I volti si animano, lo spazio si dipana, i personaggi interloquiscono e popolano la scena. La rappresentazione comincia, un mistero di cose lontane affiora e si concede ai nostri occhi, la bellezza e la poesia ci catturano e saldano alle pagine la nostra attenzione, che scivola attraverso una galleria di ritratti e di interni “d’epoca” restituiti con tocco essenziale e dunque sapiente (e una capacità a tratti quasi fumettistica di seguire l’azione).
E se proprio devo dirla tutta, viene una gran voglia di possedere gli originali di queste bellissime tavole, da incorniciare con cura e da esporre, frutto di un lavoro certosino ed esperto che ha grande valore artistico. Aldilà della maestria e della generosità (se penso alla mole di queste opere) con cui accompagna il testo. 

Daniela (Tordi)



Nessun commento:

Posta un commento