venerdì 6 giugno 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


 BAMBOLE INQUIETANTI


Nel vasto mondo della narrativa di genere dedicata ai più giovani la fa da padrone il fantasy, in tutte le sue articolate varianti; un posticino viene occupato però anche dall'horror, depurato delle descrizioni più macabre. In questo filone, capostipite è stata la collana dei Piccoli Brividi, con derivazioni ed emuli, produzione seriale dedicata ai ragazzini, soprattutto, ma anche ragazzine, intorno ai nove/dieci anni. Tale genere di produzione è in netto calo di lettori, così come sono praticamente spariti i già fortunatissimi libri game. Qua e là nella produzione si affacciano, però, titoli che introducono lettrici e lettori ad un genere che annovera moltissimi fan e autori come Stephen King. Fra questi, recentissimo, Doll Bones. La bambola di ossa, di Holly Black, conosciuta soprattutto come coautrice della serie Spiderwick.
La storia ruota intorno a tre amici, un ragazzo, Zach, e due ragazze, Polly e Alice, tutti dodicenni, che condividono la passione per il gioco, oggi si direbbe di ruolo, in cui ciascuno impersona diversi soggetti e la trama si sviluppa di volta in volta secondo le invenzioni dei partecipanti. Una dei tre, Polly, possiede un'inquietante bambola di porcellana, che nel loro gioco impersona la Regina. La bambola in qualche modo prende vita, o almeno questo pensano i tre, e chiede loro di essere sepolta in una determinata tomba del cimitero di una cittadina vicina. Perché in realtà quella porcellana è fatta, forse, con le ossa di una bambina, Eleanor, morta tempo prima. I tre si mettono in cammino, scontrandosi con mille difficoltà e mettendo a dura prova la loro solidissima amicizia.
Storia ben costruita, con la giusta dose di mistero, l'aleggiare forse malefico di spiriti inquieti, l'oscillazione continua dei tre eroi fra una realtà prosaica e la dimensione avventurosa e fantastica. I personaggi rappresentano bene il senso di solitudine che accompagna la crescita e la progressiva presa di coscienza della realtà del mondo adulto, così come rende bene il ruolo insopprimibile dell'amicizia, del patto di solidarietà che è fondante dell'adolescenza.
Ma quello che più mi è piaciuta è proprio la descrizione della relazione fra i tre mediata dal gioco, che è poi il gioco della vita: condividere un'avventura fantastica, dettarne le leggi e i confini, diventare qualcun altro, che dà voce a parti di sé inespresse e consente di esplorare i territori del possibile, con il solo ausilio di qualche pupazzo ereditato dall'infanzia; mettersi alla prova e nello stesso tempo tenere il filo che riporta alla realtà.
Grande esercizio di fantasia, solo in parte si è trasformato nei giochi di ruolo e nei games attuali che impazzano sul web, giocati spesso fra sconosciuti, che non condivideranno mai non solo una vera avventura, ma nemmeno un piatto di ciambelle calde.
La scrittura lineare e l'assenza di risvolti realmente horror consentono la lettura a partire dagli undici anni. Sempre che non si abbia paura dei fantasmi.

Eleonora

Doll Bones. La bambola di ossa”, H. Black, Mondadori 2014



Nessun commento:

Posta un commento