mercoledì 3 settembre 2014

CORTESIE PER GLI OSPITI (libri preferiti da altri)


LA FINESTRA SUL CORTILE

Sylvia Lespiègle, Le Correspondant, Marika Maijala, Juha Vita

Editions Cambourakis 2014



Nei giorni scorsi, mentre a Roma si annaspava per il caldo, ho ricevuto dalla lontana Helsinki una vera boccata d’ossigeno. La gentile illustratrice Marika Maijala mi aveva spedito (nell’edizione francese) quello che credo sia il suo primo libro, dal divertente formato lungo e stretto, una storia di amicizia condita da abbondanti nevicate… L’ho aperto sui risguardi provando un immediato sollievo, un’intera città si dispiegava sotto ai miei occhi oltre un’abbondante messe di fiocchi bianchi. Un libro nordico e affettuoso, ingentilito da architetture e scorci urbani a misura d’uomo (e di bambino), una storia di amicizia semplice e fresca, ritagliata tra angoletti di giardino innevato e accoglienti interni di case.
Sylvia Lespiègle è una bambina che osserva. Mentre siede accanto alla finestra intenta a scrivere lettere (ebbene sì, ha una vocazione certa per l’epistolario) in compagnia del cane Pantoufle addormentato in poltrona, non le sfugge lo sguardo malinconico di un coetaneo, a sua volta dietro ai vetri d’una finestra nella casa di fronte. Accanto a lui non la smette di agitarsi un vivace canetto nero.
Trascorrono i giorni e Sylvia riconosce il quadrupede passeggiando nel parco. Allora chiede alla ragazza che lo accompagna se per caso non appartenga ad un bambino… e si sente rispondere di sì, il canetto si chiama Kafka ed è di suo fratello Lucas, costretto all’immobilità per via di una gamba rotta. Detto fatto. Sylvia è anche una bimba d’azione, torna a casa e dà di piglio alla penna: “C’era una volta una bambina con bei capelli e graziosi vestiti, che viveva in una casa nel bosco con la sua cavalla Rose… Quando avrai scritto la fine della storia, arrotola il foglio e mettilo nel collare di Kafka”.


Chi potrebbe resistere ad un biglietto così intrigante e al tempo stesso perentorio? Lucas se lo rigira un po’ tra le mani (niente francobollo, né timbro postale e non lo ha nemmeno recapitato il postino!), poi siede alla scrivania e, praticamente senza indugio, va avanti con il fantasioso racconto. Che, naturalmente, occupa nel libro il dovuto spazio, storia d’avventura immaginata dentro una storia vissuta, storia di mare e di città, alla ricerca della pietra dei desideri… che, stando all’inventiva decisamente autobiografica di Lucas, dovrebbe soddisfarne uno in particolare: trovare compagnia. Infilato il biglietto nel collare di Kafka, Lucas è certo di raggiungere il misterioso mittente-destinatario. Con lui-lei, scrivendo ha imbastito la complicità più grande, ha liberato la propria fantasia.


Sylvia Lespiègle (il buffo uso del cognome nel titolo del libro risponde all’esigenza di dare seguito con successivi volumi alla storia della bambina, che ad oggi ne conta tre usciti in Finlandia per mano delle stesse autrici) riceve dunque la lettera e la legge trepidante seduta nel parco, stretta nel suo piumino a cuori. Poi alza lo sguardo e vede alle spalle del festante Kafka la sagoma di un bimbo che si regge a malapena in equilibrio affondando nella neve… è lui, il suo corrispondente! E poiché Sylvia non tralascia mai di prendere iniziative, lo saluta e gli chiede dove sta andando… in biblioteca a cercare libri di storie avvincenti, ma con la gamba rotta ci metterà un secolo… allora Sylvia addita il suo slittino e lo prende a bordo, certa che in due ogni meta (compreso un roseo gomitolo di zucchero filato) si possa raggiungere meglio e con più divertimento.


Un racconto semplice, schietto e festoso, che senza enfasi celebra l’importanza di attivare immaginazione e risorse per conquistare il terreno di solito più ambito e difficile, l’altro. Un racconto che, a proposito di bambini, parla di storie e di libri come di cose normali, che affiorano dalla bruma leggera come trina di giornate trascorse a guardare i fiocchi di neve dietro ai vetri, ma anche a respirare l’aria pungente solcando intrepidi le bianche dune nel parco a bordo di un agile slittino rosso. Tutto per mano di una giovane illustratrice – Marika Maijala - allegra, sorniona e al tempo stesso lieve, rassicurante e se vogliamo… romantica, ma non banale, giocosa e divertente.
Daniela (Tordi)

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