CLICK, QUANTO LA MENTE SI SPEGNE
Di
Luigi Ballerini abbiamo già parlato qui,
in merito a La Signorina
Euforbia, premio
Andersen di quest'anno.
Dello stesso autore vi propongo ora un titolo molto lontano
dall'atmosfera fiabesca; in Click!,
infatti, domina la realtà, anzi una realtà particolare. Il
protagonista, Cesare, scopre all'improvviso di soffrire di epilessia,
che si manifesta repentinamente come se il cervello andasse in stand
by, si spegnesse per un breve periodo, di cui non resta memoria. La
prima volta succede in classe, con ricovero immediato e panico
generale.
L'esperienza
dell'ospedale per un quindicenne non è certo esaltante, ma è anche
l'occasione d'incontro con altri, e ben più gravi, tipi di
sofferenza. Cesare fa amicizia, e diventa un'amicizia vera, con il
suo compagno di stanza, Tommy, affetto da un tumore benigno al
cervello. Parliamo dunque di situazioni estreme e rimosse con
decisione dalle mamme, che temono anche solo nominare malattie così
inquietanti. Ma anche questo fa parte della realtà, una realtà che
non può essere ignorata. Seguiamo, dunque, Cesare dopo la
dimissione dall'ospedale, nel rapporto con i suoi amici, vecchi e
nuovi; ci misuriamo con la difficoltà di ammettere il proprio limite
e questa mi sembra l'osservazione psicologicamente più acuta.
Nell'era dell'omologazione e in un'età, l'adolescenza, in cui
l'appartenenza al gruppo di uguali è determinante, il sapersi
'diverso' è difficile da accettare, non si mette in piazza un
proprio limite se non con gli amici più cari. Superare questo
atteggiamento è il passaggio che consente di costruire in modo nuovo
la rete amicale che costituisce un vero paracadute di molti ragazzi e
ragazze. Per esplicitare tutto questo, l'intreccio narrativo si
arricchisce, forse un po' troppo, di personaggi e di problematiche:
l'amico che prende una brutta strada, quindi tossicodipendenza,
alcol, devianza; il bullo che in realtà è fragile; il fratello
saggio di Tommy, una sorta di deus ex machina, di coscienza adulta
disponibile al confronto. E Leti, amica del cuore e forse prossima
fidanzata. Tutto tutto insieme è un po' troppo, pur comprendendo il
desiderio dell'autore di voler dar conto della complessità della
vita da adolescente, le molteplici sfaccettature del 'rischio' nelle
comunità giovanili.
La
storia di Cesare è raccontata in prima persona, con leggerezza,
nonostante l'argomento, e con ironia; alcuni passaggi sono davvero
interessanti e originali, nel descrivere il punto di vista di un
adolescente. Sicuramente lodevole l'aver aperto una finestra sul tema
della malattia, evitando accuratamente toni melodrammatici.
Lettura
per ragazze e ragazzi alle soglie dell'adolescenza, con buona pace
delle mamme apprensive.
Eleonora
“Click!”,
L. Ballerini, Edizioni EL 2014
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