martedì 28 ottobre 2014

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)


SUPERMAMME, SENZA SCORDARE I PAPA'

Ovvero modi diversi di raccontare la genitorialità, intenerendoci o ridendoci su, soprattutto quando ci si deve confrontare con l'inevitabile corsa dei propri pargoli verso il diventare 'grandi'.
Emma Dodd da tempo utilizza il formato dell'illustrato 'piccolo' per proporre piccole storie esemplari, che, con il sostegno di illustrazioni semplici e di immediata comprensione, illustrano vari aspetti della relazione affettiva,in particolare fra genitori e i loro piccoli. Questa piccola serie è pubblicata in Italia da L'Ippocampo junior e guarda ad un pubblico di genitori e figli, anche piccoli, coinvolti nella lettura comune.
In uno degli ultimi usciti, Desiderio, si centra un sentimento comune:


Un papà lupo (ma indiscutibilmente potrebbe essere anche una mamma), immagina come sarà il nuovo arrivato, come gli starà vicino per insegnargli a stare al mondo fino a che non arriverà il momento di sognare la realizzazione del desiderio altrui, facendosi da parte e lasciando spazio al giovane virgulto pronto ad affrontare la vita.


Sentimento ed aspirazione comune, anche se nella realtà è assai difficile vedere genitori capaci di comprendere le scelte del proprio figlio/a, quando divergono dagli orizzonti previsti e indicano strade non proprio facili da apprezzare.
La strada della libertà dei figli è spesso costellata di battaglie, visibili ed invisibili.
Ma se la Dodd, affermata illustratrice inglese, sceglie il linguaggio della tenerezza, del tutto congruo al suo delicato stile illustrativo, Nathalie Kuperman intraprende la strada dell'ironia.
La mamma è dappertutto, breve storia illustrata da Cecilia Botta, è una sorta di vedemecum al contrario, rappresenta il peggio, si fa per dire, di noi mamme, il chioccismo evolutivo, l'esondazione dell'amore materno.


E' poco più di un racconto, dedicato ai bambini e bambine dai nove anni e racconta di un ragazzino perseguitato da una mamma invadente che per essere vicina al proprio 'pulcino' è capace di farsi piccola piccola, tanto da entrare nella sua cartella, o grande come un gigante per difenderlo dai bulli. Si può immaginare lo sconcerto e l'imbarazzo del giovane protagonista, Joseph, che si ritrova questa genitrice onnipresente e, ovviamente, animata delle migliori intenzioni. Ne viene scombussolata la vita sociale , le amicizie e così via. Ovvio il finale con ridefinizione dei ruoli, la mamma che accetta la crescita del figliolo e il medesimo che subisce di buon grado le responsabilità di diventere grande.
Peccato che nella realtà non funzioni esattamente così e che sia estremamente complicato mantenere il giusto equilibrio, nel seguire la crescita dei figli, fra presenza e libertà dei medesimi.
Se anche questa storia pecca un po' di eccessiva semplicità nel descrivere il 'mammismo', è comunque un divertente sguardo ironico sulle tribolazioni delle mamme che spesso, e a torto, vorrebbero farsi piccole per seguire i figli in tutte le situzioni. Sappiamo bene quale difficoltà loro incontrino nel costruirsi la vita sociale, le relazioni con i coetanei e dentro la scuola, ma non è mai stata una buona soluzione sostituirsi a loro nelle scelte. E' davvero una questione complicata riuscire ad ammettere che i figli non sono il nostro specchio, una nostra splendente emanazione. E ancor più difficile farsi da parte, per permettere loro di sbagliare.
Vi fischiano le orecchie? Non avete tutti i torti, questi libri parlano anche di voi.

Eleonora

“Desiderio”, E.Dodd, L'ippocampo 2014

“La mamma è dappertutto”, N. Kuperman, Edizioni San Paolo 2014

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