venerdì 14 novembre 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


DORMIRE IN UN BOSCO
 
La casa nel bosco, Yoko Maruyama
Nord-Sud Edizioni 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

"In mezzo a un grande bosco c'era una piccola casa. Un giorno scese dalle montagne un orso...stomp, stomp, stomp e arrivò alla casetta.
Una bambina uscì dalla porta e disse: 'Shhh! Silenzio!'
Poco dopo dal fondo del bosco spuntò qualcun altro...hop hop hop."

Anche al cerbiatto fu chiesto di fare silenzio. Lo stesso capitò alla volpe che frusciava fra l'erba e anche al picchio che becchettava la corteccia di un albero. E in ultimo persino al piccolo scoiattolo che sfrecciava tra i mughetti si chiese il silenzio. Tutti insieme, i quattro animali, seguirono quella bimbetta dal vestito scarlatto per vedere quale era il motivo della sua ripetuta richiesta di quiete. Ed eccoli lì, tutti affacciati ai bordi di una cestina di vimini a guardarne il contenuto, con i musi inteneriti....E noi con loro. Noi, che ben sappiamo quanto sia prezioso il sonno di un neonato. Sopra ogni cosa va tutelato.


Una bambina vestita di rosso con un dito sulle labbra, a chiedere il silenzio di chi le sta di fronte: noi. Si affaccia per tre quarti dietro un pesante portone di legno, che nasconde qualcosa: ecco a voi una copertina ben riuscita che cattura la curiosità del lettore, all'istante. Siamo già lì tutti alla porta a cercare di sbirciare al di là.
Apriamo quindi il libro, la nostra porta virtuale. E la storia comincia. Costruita su un'iterazione, come le migliori fiabe per i più piccoli, la storia è fatta di nulla eppure è perfetta. Cadenza, equilibrio, sapienza prospettica, rigore contribuiscono a farne un buon libro.


Quattro animali che arrivano dal fondo, un fondo verde continuo, misterioso e lussureggiante. Ad ogni nuovo arrivo l'animale si rivela più piccolo rispetto al precedente (anche questa sequenza attinge dalla tradizione fiabesca classica) e ogni volta si preannuncia con un suono diverso, dando il tempo al piccolo lettore, prima di girare pagina, di prevedere di che animale si tratti. I pesanti passi dell'orso fanno stomp, i saltelli del cerbiatto fanno hop, la volpe fa frrr e il picchio fa pic (no, purtroppo fa pik).


Le onomatopee sonore, e gli animali bellissimi che riempiono la pagina e creano un ritmo cadenzato intorno al grande mistero che si svela solo all'ultimo, affondano le radici in uno dei più classici picture book: a Caccia dell'orso, di cui riprende non solo ritmo e tipo di segno, ma anche il gioco dei suoni, sebbene nel libro di Michael Rosen ed Helen Oxembury, Chiara Carminati abbia saputo tradurli, a mio avviso, in chiave più felicemente musicale. E a proposito dei suoni, penso anche ad altri antecedenti illustri, quali Torniamo a casa, piccolo orso? di Martin Waddel e Chi me l'ha fatta in testa? di Wolf Erlbruch, dove rispettivamente Luigi Spagnol e Donatella Ziliotto furono, anch'essi, traduttori felici.
Sconcertante è la vicinanza di segno tra Yoko Maruyama e Freya Blackwood. Dipenderà dalla loro appartenenza al medesimo emisfero?

Carla


Noterella al margine: andando a spigolare per sapere qualcosa in più su questa illustratrice giapponese mi sono imbattuta nel sito Nord-Sud e, vincendo la repulsione verso ciò che compare in home page, ho scoperto che questo libro non risulta in catalogo. Troppo ben fatto per metterlo accanto ai puffi e ai barbapapà?

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