giovedì 6 novembre 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


NEGARE L'EVIDENZA

Che schifo le lumache, Michael Escoffier, Kris Di Giacomo
La Margherita 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Papà, che roba è, questa?
È una ricetta raffinatissima, una torta di fate, tutta per te!
Strano... A me sembrano delle lumache
Lumache? Ah ah ah! Questa è buona!"

Eppure quelle bestioline che fuoriescono dal succulento pie sembrano proprio lumache, con le loro vistose antenne.
Un padre cuoco mentitore insiste sulla sua tesi che quella pietanza sia effettivamente a base di fate, trovate faticosamente nella foresta. Dall'altra il suo bambino che ha subodorato l'inganno e che fa di tutto per non dover mangiare l'odiata pietanza. Alle domande incalzanti del piccolino riguardo al fatto che non ci siano ali in vista il padre millanta un'ennesima risposta che allude al fatto che le ali di fata siano amare al gusto.
Dir bugie è il suo mestiere, infatti continua a mentire anche sul fatto che loro siano draghi e non comuni rospi. Ma affermare che si è draghi implica il fatto che si sappia volare...


E quel padre bugiardo, millantatore diventa anche ricattatore: la torta finita in cambio di un 'voletto'.
Anche il miglior bugiardo può essere sepolto dalle sue stesse menzogne ed è esattamente quello che sta per succedergli. Deludere il proprio figlio su una cosa così importante, confessargli la verità costerebbe un prezzo troppo alto. E che ne sarebbe poi del suo carisma sul piccolino? E cosa penserebbe di lui allo scoprire che il proprio padre è un bugiardo?
Così quel rospo con il grembiulino da cucina è costretto a lanciarsi nel vuoto. E che vuoto, visto che la loro casa sorge su uno scoglio a strapiombo sull'oceano.
Colpo di teatro finale, di Escoffier e Di Giacomo, da tenere rigorosamente segreto qui.
La morale qual è? Nella vita bisogna negare. Negare sempre. Anche l'evidenza.
E i grandi sono maestri in quest'arte.
 

Nuovo albo della coppia al fulmicotone, Escoffier/Di Giacomo.
Poco più di un anno fa usciva con La Margherita un altro loro albo irresistibile. La caratteristica notata allora era l'onestà di vedute di fronte alla pochezza dell'umanità: lì si discuteva di furto e di raggiro, qui si discute di inganno e ricatto. Siamo sempre lì: intorno ai nostri più comuni difetti. Come già nell'albo del 2013 anche qui torna il punto di vista cinico e disincantato del narratore, torna il colpo di teatro finale, torna il verde che tiene insieme camaleonti e rospi.


E sopra ogni cosa torna l'ironia crudele che, letta nei libri per bambini, assume una carica ancora più dirompente. In sole 32 pagine abbiamo nell'ordine un rospetto viziatello, un rospo adulto bugiardo e millantatore e un paio di fate terribili. Con un'ironia -se possibile- ancora più fulminante del testo, Di Giacomo racconta con le immagini anche ai grandi ciò che le parole non osano dire: dal sedere del rospo in primo piano al momento di sfornare la torta, all'uso del corsivo per conferire al rospo padre un tono mellifluo dei bugiardi, oppure ancora il contrappunto di sguardi delle lumache fin dalla prima in copertina, testimoni silenziose e potenziali vittime innocenti del grande raggiro. Per non parlare della finta ricetta.


E siccome alla crudeltà non c'è limite, perché non mettere anche una coppia di squali nelle acque sottostanti lo strapiombo del tuffo?

Carla

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