sabato 7 febbraio 2015

GALAKTOBOUREKO

Quando un bel po' di tempo fa abbiamo festeggiato con Carla uno dei compleanni di questo blog, abbiamo cucinato e postato un burek al formaggio, ma il termine burek, börek in originale turco, si riferisce più ampiamente a ogni piatto a base di pasta yufka in cui vengano racchiusi ingredienti vari. 
Yufka è una varietà di pasta sfoglia preparata in sottilissimi fogli separati, che noi conosciamo comunemente come pasta fyllo, perché ne utilizziamo il nome greco (phillo) che significa appunto 'foglia'. 
E' interessante sapere che questa pasta a differenza delle normali sfoglie è preparata solo con acqua e farina. Olio o burro, vengono spennellati sulla sua superficie solo durante le preparazioni dei piatti, il che comporta una considerevole riduzione delle quantità dei grassi rispetto quella contenuta nelle normali sfoglie.
Tornando al nostro börek e alla sua etimologia, scopriamo che il nome deriva dal turco bur- "arrotolare" e che può descrivere anche un qualsiasi piatto formato da una pasta arrotolata.
Tutto questo per dire che sotto il titolo börek c'è un'infinità di preparazioni sia salate che dolci, tutte più o meno intrecciate con racconti, più o meno leggendari, provenienti dal vicino oriente.
Un'altra caratteristica di questo insieme di preparazioni è che nel nome si portano un riferimento o all'ingrediente principale, o al luogo di provenienza, o alla forma che prendono.
E qui arriviamo alla nostra ricetta di oggi il galaktoboureko, börek dolce a base di latte (gala) di origine greca.

Ingredienti
4 fogli di pasta fyllo (indicativamente 120 gr. o più secondo i gusti)
70 gr. di burro
6 dl. latte
200 gr di zucchero
2 uova intere + 2 tuorli
50 gr .di semolino
1 bustina di vanillina
la buccia di un limone non trattato
un pizzico di sale


Imburrate bene una teglia da forno e fate fondere il burro facendo attenzione a non farlo soffriggere. Aprite un foglio di pasta fyllo (lasciando i rimanenti nel pacchetto) e spennellatelo interamente con il burro fuso.
Adagiatelo nella teglia con il lato imburrato verso l'alto e rivoltate in dentro le parti che sporgono, creando in questo modo il bordo laterale della torta. Eseguite la sessa operazione con il secondo foglio, imburrando poi sempre con il pennello le parti che restano scoperte. In questo modo (2 fogli sotto e 2 sopra) la presenza della pasta nel tutto è molto discreta, se vi piace di più l'idea di un contenitore corposo potete aumentare il numeri dei fogli sovrapposti.
In una ciotola sbattete le uova con 60 gr di zucchero fino ad ottenere un composto lucido e uniforme. A questo punto versatelo in una casseruola e gradualmente aggiungete il latte, il semolino, la vanillina e il sale.
Cuocetelo continuando a girare lasciandolo bollire fino a che inizia ad addensarsi. Toglietelo dal fuoco e aggiungete il rimanente burro (lasciando però da parte quanto vi servirà per spennellare gli altri due fogli di pasta).
Versate il composto nella teglia distribuendolo uniformemente e chiudete con i rimanenti fogli di pasta imburrati, che adagerete delicatamente sopra il tutto sempre risvoltandoli su se stessi nelle abbondanze, assicurandovi che tutte le parti scoperte siano adeguatamente imburrate.


Cuocere in forno a 180° per 15 minuti e a 150 per altri 30.
Nel frattempo preparate uno sciroppo mettendo in un pentolino la buccia grattugiata del limone, 140 gr. di zucchero e 80/100 cl di acqua che farete cuocere a fuoco basso fino a che il composto si è addensato. Indicativamente ci vorranno almeno 15 minuti.
Togliete la torta dal forno e versate subito lo sciroppo (che nel frattempo si sarà raffreddato) su tutta la parte superiore facendo attenzione che venga distribuito uniformemente.


Gabriella


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