venerdì 13 marzo 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL DIAVOLO A NESSUNO HA FATTO TORTO...

L'Isola del Tesoro, Andrea Rauch (da R.L. Stevenson), Roberto Innocenti
Gallucci 2015


NARRATIVA PER MEDI (dai 9 anni)

"Non è mia intenzione raccontare tutti i particolari del viaggio. L'Hispaniola si rivelò un ottimo legno, l'equipaggio e il capitano all'altezza del loro compito. Qualche parola invece val la pena di spenderla sul nostro cuoco: Long John Silver."

Facciamo un gioco e immaginiamo che a pronunciare queste parole non sia stato Jim Hawkins, il ragazzo che Stevenson volle come voce narrante del suo capolavoro, ma Andrea Rauch, il narratore di oggi. Quindi la dichiarazione di intenti, quella di non voler raccontare tutti i particolari del viaggio e della avventurosa vicenda, è chiara: in questo libro non troverete tutto. Ma se Rauch è Jim, l'Hispaniola - l'ottimo legno- potrebbe essere la sua casa editrice, Principi & Princìpi, che quando navigò nell'editoria fu davvero ottima e con la quale pubblicò nel 2012 anche questo romanzo di Stevenson, nella preziosa collana che fu Biblioteca dell'immaginario, con queste stesse illustrazioni di Innocenti. E il capitano all'altezza del compito potrebbe essere proprio lui, Roberto Innocenti, il perché spero sia sotto gli occhi di tutti. Il ruolo del cuoco, Long John Silver, diamolo invece a Gallucci che ha saputo cucinare questo libro con sapiente ricetta.


Spendiamo dunque 'qualche parola' sul cuoco e sui piatti che prepara. Un domanda preliminare va fatta: ma dove risiede il successo di una ricetta? Negli ingredienti, in una buona idea e nell'abilità di saper accostare le due cose.
Gli ingredienti qui sono ottimi: Stevenson, magnifico costruttore di un'avventura perfetta; Innocenti, maestro indiscusso dell'illustrazione mondiale; Rauch, che si rivela narratore navigato (d'altronde se sei stato un buon editore, di narrazione te ne devi intendere per forza) nel ricostruire la trama, attraverso le parole stesse di Stevenson
La buona idea, quella dell'editore attuale, sta nell'aver confezionato questo oggetto.
Quest'oggetto, appunto, a me pare sia da considerarsi cosa a sé rispetto all'Isola del Tesoro di Stevenson. È una narrazione estremamente più riassuntiva di qualsiasi pericolosa edizione tagliuzzata qua e là. Nonostante il testo sia costruito con le parole di Stevenson, mi pare abbia il tono di un racconto orale. Come se a farlo fossero un padre o un nonno, i quali, passeggiando con il proprio figlio o nipote, sentano il desiderio di raccontar loro una storia perfetta, un classico appunto, per trasmettergli quel gusto che essi provarono nel leggerlo tanto tempo prima e che non hanno mai dimenticato.
Per questa ragione mi pare che questo libro abbia un suo valore soprattutto nell'essere propedeutico a una futura lettura del romanzo di Stevenson. Del romanzo originale sono rispettati il tono, le suggestioni, il ritmo e, in qualche misura, anche la complessità della trama. Ma soprattutto mi pare riconoscibile e salvo nel testo di Rauch quel magnifico gusto per i colpi di scena, i bruschi cambi di prospettiva che hanno fatto dell'isola del tesoro, un capolavoro di romanzo d'avventura. Anzi, il romanzo di avventura per antonomasia.


Per questo mi pare consigliabile metterlo in mano a ragazzini di 8 o 9 anni proprio allo scopo di creare in loro la curiosità e il desiderio di leggere, quando avranno l'età giusta per farlo, il romanzo di Stevenson in tutta la sua magnifica estensione.
Le tavole di Innocenti, invece, io personalmente le utilizzo in uno dei miei percorsi di lettura che faccio nelle scuole medie, dopo aver presentato ai ragazzi L'isola del tesoro come uno dei libri da leggere se si vuole diventare grandi sul serio.


Esse, come pure la scelta dei testi, segnano con meticolosa precisione, come in una mappa, i punti fondamentali per orientarsi. Il Capitano Billy Bones, la locanda dell'Ammiraglio Benbow e il mendicante cieco, la mappa di Flint, Long John Silver, il barile delle mele, l'isola, Ben Gunn, il fortino, Israel Hands....Tutto serve per segnare l'unico percorso utile per arrivare al tesoro che altro non è che il romanzo di Stevenson stesso.


Carla

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