mercoledì 1 aprile 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


SENZA PAROLE

Il barbaro, Renato Moriconi
Gallucci 2015


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"C'era una volta un coraggioso guerriero che montò sul suo fiero cavallo e partì per una terribile impresa. Combattè contro i serpenti, ciclopi e giganti, sopravvisse alle frecce, affrontò mostruosi leoni, evitò le piante carnivore e infine..."

Quarta di copertina di un libro lungo e stretto. Un libro verticale che ha il raro formato di un albo illustrato a cui è stata tagliata via una fetta. Questo accentuato rettangolo ha una copertina piuttosto enigmatica: un cavaliere armato che galoppa da sinistra a destra attraversato da una sottile linea scura.
Il mistero continua sfogliando il libro che è un senza parole. Nella prima tavola, all'accentuato verticalismo si oppone il gesto del personaggio che attraversa la sottile pagina da sinistra a destra per arrivare alla sua cavalcatura. Nella pagina successiva, il cavaliere si è spostato nella pagina di destra, ma soprattutto è posizionato al limite superiore del foglio, probabilmente in ragione del salto che ha compiuto per scavalcare il burrone.


Si gira la pagina e il cavaliere è di nuovo nella pagina di sinistra, in basso, a combattere contro uno stormo di uccelli. Giriamo ancora ed è di nuovo in alto per sfuggire ai moltissimi serpenti famelici. Quindi, ancora una volta, è sceso in basso, come schiacciato dalle frecce incombenti. Su giù, sinistra e destra, su giù, sinistra destra. Fino ad arrivare all'ultima sequenza che si scopre solo leggendolo.


Dalle piante carnivore alle fiamme, dai ciclopi ai leoni, il cavaliere si trova davanti - uno dopo l'altro - tutti i pericoli che insidierebbero un cavaliere leggendario. Vestito da unno con un elmo in testa e uno scudo al braccio, l'eroe impavido attraversa la pagina da un lato e dall'altro, con una regolarità ciclica. Le uniche impercettibili variazioni sono nella postura delle braccia. Occhi chiusi, impavido, affronta ogni pericolo con la medesima sicurezza, l'eroe leggendario di Renato Moriconi. Le immagini ci stanno portando altrove, rispetto a quello che poi sarà la sorpresa finale. Ma non sarebbe la prima volta che Moriconi ci 'spiazza' con il suo colpo di scena finale. Manipolatore dell'attenzione del lettore, Moriconi inserisce uno scarto finale che lascia il lettore nello stupore e lo costringe a una rilettura generale del libro, ma questa volta, in una chiave diversa e più consapevole. E allora troveranno una loro ragion d'essere la sottile linea che attraversa la copertina e questo ritmico spostarsi all'interno del foglio da parte del cavaliere. 
 


Il gioco cui ci invita Moriconi è sottile e doppio perché si muove nella completa finzione e nell'immaginazione. Finzione, che da un lato è puramente visuale, e immaginazione che dall'altro dà senso a ciò che si nasconde dietro l'immagine. Senza voler svelare troppo, si potrebbe dire che il cavaliere che vediamo con gli occhi si finge vero cavaliere, ma nello stesso tempo immagina fortemente di esserlo.
E' un gioco meraviglioso sull'immaginazione di chi guarda e di chi agisce sulla scena, è un piccolo capolavoro sulla meraviglia. E' un libro senza parole, l'ennesimo quest'anno alla Fiera del libro di Bologna, che racconta in poche tavole la serietà del gioco, la potenza della finzione, la durezza della realtà. Il tutto attraversato da quel registro ironico cui Moriconi ci ha abituato e che qui ribadisce l'indomabilità 'barbara' dell'infanzia.
Bello e perfetto.

Carla

Nessun commento:

Posta un commento