giovedì 12 maggio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


I SEMI DI UN LIBRO
Il piccolo giardiniere, Emily Hughes
Settenove 2016



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)


"Questo è il giardino. Non assomiglia molto a un giardino, ma significa tutto
per il suo giardiniere. E' la sua casa. E' la sua cena.
E' la sua gioia."



Nonostante egli ci lavori duramente, molto duramente quel giardino non sembra affatto un bel giardino. E' pieno di piante un po' secche e malandate. Questo perché il giardiniere non è un bravo giardiniere: è troppo piccolo per un giardino così grande, lui che è poco più grande del suo lombrico da compagnia.


Eppure qualcosa è sbocciato. Un meraviglioso fiore rosso pieno di vita svetta su tutto e dà al piccolo giardiniere la speranza e la forza di lavorare ancora più duramente per riuscire un giorno finalmente ad avere un intero giardino meraviglioso. Lavora mattina, pomeriggio e persino la notte ma nonostante i suoi sforzi il giardino sta morendo e il piccolo giardiniere non ha più casa e non ha più cena. 


E anche la gioia è scomparsa. Sconsolato, una sera, guardando il cielo, esprime un desiderio: avessi qualcuno che mi aiuta un po'...

Anche la sua voce forse è troppo piccola per essere sentita, ma il grande fiore colpisce lo sguardo di una bambina. Proprio quel fiore che al piccolo giardiniere aveva dato speranza e forza necessarie per lavorare ancora più duramente, dà ancora speranza e forza a qualcun altro per lavorare duramente alla cura di quel giardino.
Così, durante il lungo sonno del piccolo giardiniere affaticato, qualcosa cambia. 


Dopo un mese, al suo risveglio il giardino davanti ai suoi occhi è come lo aveva tanto desiderato. Il grande fiore rosso è ancora lì e sa, con perfetta simmetria, che il piccolo giardiniere significa tutto per quel giardino.



Quante cose in un solo libro! La cura delle cose. Lavorare duramente anche se i risultati non sembrano esserci. Nutrire la speranza e impegnarsi ancora di più. E poi, in ultimo, essere capaci di accettare la propria sconfitta e arrendersi e chiedere aiuto. Tutto questo non suona fuori moda? E in controtendenza con quelli che sono gli obiettivi di velocità e invincibilità che ci poniamo e che pretendiamo dagli altri? Soprattutto dai piccoli?
Raccontare che per raggiungere un risultato occorre impegnarsi duramente (per poi magari, non arrivarci neanche mai).
E quindi raccontare il proprio limite, la propria sconfitta per manifesta 'piccolezza', tutto questo può essere terreno di discussione con bambini e bambine che lo vivono sulla loro pelle quasi quotidianamente. E che bel terreno per farlo: una giungla di Rosseau sullo sfondo in cui i piccoli (più piccoli e meno piccoli) agiscono in un mondo che sembra tutto loro.
Ecco elencati i meriti di questo libro. Dei grandi temi su cui ragionare insieme, un mondo lussureggiante di piante di mille tipi diversi che cattura lo sguardo, una dimensione della realtà che è tutta infantile e per questo, in qualche modo, a confini con il magico.
Partiamo dal tema del libro, secondo titolo di Emily Hughes in Italia (il primo è Selvaggia, sempre pubblicato da Settenove).
Germogliato, è proprio il caso di dirlo, da diversi semi che hanno messo radici nel pensiero di Emily Hughes. Lei stessa lo spiega in una intervista rilasciata a Julie Danielson, in cui racconta che l'idea le è nata da due circostanze concomitanti: da un lato il suo essere di nuovo a casa alle Hawaii, dove la natura è dominante e dove la cultura è molto legata alla terra, e, dall'altro, la sua lettura di Growth of the Soil di Knut Hamsun. Una storia, quella raccontata Hamsun, basata sulla relazione di totale dipendenza e rispetto del protagonista nei confronti della terra che lo circonda e gli permette di vivere.


Sostenibilità, rispetto e valorizzazione della terra sono state il seme che ha ispirato il personaggio del Piccolo giardiniere. Ma a questo se ne è aggiunto un altro, rappresentato dalla testimonianza di vita di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace. La sua perseveranza, la sua forza e determinazione nel perseguire un obiettivo: "There's something magical about perseverance and faith." sono le attitudini che riconosciamo al Piccolo giardiniere e alla sua successiva aiutante.
Al di sotto di magnifiche illustrazioni che non prevedono interruzioni - una giungla di piantine selvatiche di campo che poi vira in un giardino pieno di fiori colorati - corre un testo scabro, efficace e meravigliosamente 'quasi' simmetrico, almeno in inglese (in italiano purtroppo qualcosa si è perduto per strada).
La frase iniziale e quella finale sono 'quasi' identiche ma in quel quasi c'è un cambio di prospettiva, c'è la reciprocità, c'è la cura dell'uno per l'altro, c'è un mondo che non è più lo stesso, c'è un percorso fatto, c'è qualcuno che è cresciuto un po' pur restando ancora, fortunatamente, piccolo.


This was the garden. It didn't look like much, but it meant everything to its gardener.


This is its gardener. He doesn't look like much, but he means everything to his garden.


Come un'eco di 17 parole. Non male.


Carla




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