lunedì 20 giugno 2016

FAMMI UNA DOMANDA!


L'ARTE IN SERIE


Madamina, il catalogo è questo! Si può facilmente parafrasare Mozart e il suo Don Giovanni, mentre si sfoglia Il mio piccolo libro d'arte di Aude Le Pichon, pubblicato recentemente da L'Ippocampo. Si tratta, a tutti gli effetti, di un piccolo libro di storia dell'arte, in cui le riproduzioni dei grandi capolavori seguono l'ordine cronologico, affiancate dalle notizie essenziali e qualche osservazione, e da una domanda, a fondo pagina, che alimenta la curiosità sul contenuto dell'immagine.


Si susseguono, quindi, riproduzioni di opere famosissime e di altre un po' meno note, ma teniamo presente che le bambine e i bambini solitamente non hanno grande dimestichezza con il repertorio artistico; ben venga, dunque, questa proposta che richiama in parte lo schema già utilizzato da Korkos in Entrate nel quadro!, ma in un formato più piccolo: cercare una via per rendere viva l'opera d'arte, puntando sulla curiosità, sulla ricerca del dettaglio, sulla partecipazione attiva alla soluzione di un piccolo enigma; sappiamo bene quanti significati, quanti simboli, riferimenti, allusioni siano contenuti in tanti capolavori, ma è anche stimolante provare a scoprirne altri, con l'aiuto dello sguardo infantile.


Sta poi all'adulto che accompagna le bambine e i bambini, dai sette anni in poi, in questo percorso, arricchirlo di esperienze diverse, dalla visita ad un museo alle prove tecniche di copia, ovvero la sperimentazione diretta di qualche tecnica utilizzata da questo o quell'artista, o la semplice copia creativa.


Concepito in modo simile, era uscito anni fa anche Piccolo Museo, pubblicato da Babalibri nel 2000; differente la scelta delle immagini, selezionate da Alain Le Saux e Gregoire Solotareff: in questo caso, infatti viene proposto una sorta di abbecedario per immagini in cui sono riprodotti dettagli e particolari di diverse opere d'arte. La sequenza di parole in ordine alfabetico viene illustrata con i particolari tratti da numerosi capolavori. E' un bel gioco intellettuale per chi lo fa e potrebbe diventare il prototipo di un'attività didattica praticamente infinita, in cui parole e immagini possono intrecciarsi in varie maniere. Ma è stato spesso inteso come una piccola pinacoteca fondata sul dettaglio, un modo originale per rappresentare la vastità della produzione artistica.


Si tratta in entrambi i casi di testi validissimi, più interattivo il primo, forse più vicino alle esigenze didattiche; ma anche il Piccolo Museo non risente minimamente del passaggio del tempo. Il repertorio delle immagini è di prim'ordine, almeno dove è documentato; questo è un particolare non secondario proprio per l'importanza che riveste la fedeltà, mai assoluta, nella riproduzione dell'opera d'arte, soprattutto se si pensa, con tristezza, alla scarsa qualità presente nei testi scolastici.


Entrambi i libri sono francesi, l'Ecole de loisirs per il Piccolo Museo, Editions du Seuil per Il mio piccolo libro d'arte ed è curioso notare l'assenza di repertori ben concepiti come questi nella produzione editoriale italiana, in un settore, quello della divulgazione artistica, in cui c'è una grande varietà di proposte made in Italy, con editori che proficuamente si dedicano all'argomento, da Artebambini a Topipittori, ma anche Jaca Book, Gallucci, Arka e altri, che hanno fatto proposte interessanti.

Eleonora

“Il mio libro d'arte”, A. Le Pichon, L'ippocampo 2016
“Piccolo Museo”, A. Le Saux, G. Solotareff, Babalibri 2000


Nessun commento:

Posta un commento