mercoledì 27 luglio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

IL CORAGGIO DI ESSER FASTIDIOSI

Il pesce pappagallo, Amanda Sthers, Magali Le Huche
(trad. IIIL liceo Macchiavelli Firenze)


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"'La smetti di ripetere tutto quello che diciamo?'
'La smetti di ripetere tutto quello che diciamo?', ripeté il pesce pappagallo.
'Guarda che ti spezzo le pinne!'
'Guarda che ti spezzo le pinne!', ripeté il pesce, nonostante la fifa. Poi fuggì lontano, inseguito dallo sgombro che lo spingeva verso gli abissi più profondi e spaventosi del mare."

Cometichiami è un pesce pappagallo piuttosto fastidioso perché ha l'abitudine di ripetere tutto ciò che sente. Nel dettaglio, ha appena ripetuto la dichiarazione d'amore di una sogliola a uno sgombro e quest'ultimo, per nulla interessato al piattume della sogliola, decide invece di inseguire e cacciare nelle profondità del mare il piccolo pesce pappagallo.

 
Qui dove l'acqua è scura, avviene l'incontro fatale con uno squalo che, alla terza frase ripetuta dal pesce pappagallo, si limita ad ingoiarlo. Il problema è che il pesce pappagallo, sopravvissuto, dallo stomaco del pescecane continua a ripetere ciò che sente, ma non soddisfatto, decide di aggiungere piccole frasette ironiche in rima. 
 
Chi è che ripete tutto quello che dico?
Chi è che ripete tutto quello che dico? 
Hi, hi, hi non me ne importa un fico! 
oppure
Ma prima o poi starai zitto?
Ma prima o poi starai zitto?
Hi, hi, hi ti faccio fritto!

Il gioco è chiaro e si fonda sull'esasperazione di chi ascolta le continue ripetizioni di questo pescetto, squalo in primis. Per porre rimedio definitivo lo squalo, oramai del tutto spazientito e anche lievemente preoccupato per il suo stato di salute, va da un medico che, con un buon trucco, rende innocuo lo squalo stesso, un po' meno il pesce pappagallo che continua imperterrito a rimare:

Si diffuse presto la moda di ripetere le cose
hi, hi, hi che belle rose...

Albo di grande formato, Il pesce pappagallo è un libro divertente che presenta punti di forza, a partire dalla copertina 'irresistibile', ma anche una debolezza.
La forza sta nell'idea del gioco di parole e nella ripetizione in rima che se da un lato esaspera, dall'altro chiama la risata e la lettura ad alta voce. La forza sta anche nel senso generale secondo cui un piccoletto ha facoltà di ridurre alla mansuetudine un pericoloso gigante del mare, con il solo impiego di uno stratagemma (un po' come Ulisse nella pancia del cavallo e un po' come Pinocchio chiuso nella pancia del pesce-cane). 
La forza sta anche nelle tavole di Magali Le Huche, in particolare nei primi piani dello squalo un po' spaventato e un po' ipocondriaco, o nelle due tavole corali che, se messe a confronto, hanno il merito di cogliere il senso ultimo della storia in un'unica soluzione. Tuttavia non raggiunge mai la sottile e in alcuni casi perfida ironia che ci ha fatto conoscere illustrando altri due libri Clichy (La cena di Natale e Gli invitati). 

 
La differenza la fa il testo che, dal punto di vista visivo, offre solo brevi spunti per trasgredire. 
E ora la piccola debolezza. Se per un verso proprio il testo, con le ripetizioni che poi diventano rime sagaci, ha una sua scorrevolezza, tuttavia dall'altro mi pare si 'insabbi' talvolta in una traduzione ingenua, timida, che pesca in un lessico inutilmente 'bamboleggiante', forse in nome della giovane età dell'utente finale.
Cerco di spiegarmi. Il libro comincia così: "Dans l’eau bleue d’une mer bien salée vivait Comentutapel, un poisson perroquet. Petit, coloré, farfelu et… agaçant ! Tradotto letteralmente il tono è pressapoco questo: Nell'acqua blu di un mare molto salato viveva Cometichiami, un pesce pappagallo. Piccolo, colorato, strambo e...fastidioso. Trasformare coloré in variopinto sembra dettato dalla ricerca di un suono meno consueto (peraltro cambiando anche un po' il senso se, come credo, variopinto significa piuttosto: di vari e accesi colori), ma allontana inultilmente dal tono e dal senso originale.


E ancora, perché vezzeggiare il piccolo lettore o la piccola lettrice con 'dispettoso' per tradurre agaçant, quando invece questa parola significa 'fastidioso, seccante, irritante, molesto'? Perché avere paura delle parole che perfettamente raccontano la sensazione che si prova quando qualcuno - per farci arrabbiare - si comporta come questo pesce pappagallo? 

 
Pourquoi?

Carla

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