mercoledì 3 agosto 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


 UN CANE IRRESISTIBILE


Uscito originariamente nel 1902, A Dog Day, scritto da Walter Emanuel e illustrato con arguzia da Cecil Aldin, è un piccolo gioiello di ironia e di sincero affetto per gli scodinzolanti amici dell'uomo.
Ora è stato tradotto da Marzia Grillo per l'editore Elliot, cui saremo eternamente grati per questo regalo: è la cronaca, raccontata in prima persona dal simpatico protagonista, di una giornata qualunque, ma decisamente movimentata, del cagnolino di casa Brown.

Si comincia da un risveglio sottotono, per il sonno turbato, durante la notte, da un incauto ladro, che, dopo essersi guadagnato la simpatia del nostro amico con una generosa bistecca, casualmente gli pesta la coda provocando i guaiti che svegliano tutta la famiglia. Bella la vita di un eroe per caso, coccolato e viziato da tutta la famiglia, esclusa solo l'arcigna zia Brown. Ma la mattina scorre veloce, con il furto della colazione dei gattini, l'inseguimento della nemica mortale, la Gatta, e un odiato bagno che lo rende, per poco, pulito e profumato.


Come sopravvivere ad un tale oltraggio se non sgusciando fuori dalla porta per rotolarsi allegramente nel fango? Più gratificante di una siffatta attività è solo andarsi a rotolare ancora, così conciati, sul letto della megera.
Arrivata l'ora di pranzo, non è difficile intercettare, sulla propria strada, qualche osso, due o tre pezzi di spezzatino, un piatto di tonno con maionese, un budino da leccare, giusto un attimo prima che sia portato in tavola, fra una sgridata e una carezza, con la famiglia divisa su come e cosa premiare o punire.
La più amata non può che essere Miss Brown, quella con il cuore tenero e gli zuccherini sempre pronti a consolare.


Dunque, la giornata scorre così, fra un furto in cucina, una improvvisa galoppata in camera da pranzo, un inseguimento con l'odiosa gattaccia, che osa tirar fuori le unghie, i gattini da derubare sistematicamente e lo stomaco che talvolta, ma dura poco, protesta per gli eccessi alimentari. C'è anche un tappeto da distruggere, il carbone da mangiare e i rocchetti di spago da sparpagliare, attività talmente faticose da richiedere frequenti sonnellini.


Una normale ordinaria giornata da cane viene descritta con divertita ironia da chi i cani li doveva conoscere molto bene: un po' come in Io sono soltanto un cane, di Jutta Richter, la vita canina raccontata in prima persona dai protagonisti a quattro zampe consente al giovane lettore di vedere le cose da un altro punto di vista e la presenza anarchica, con tutta la sua carica liberatoria, degli amici pelosi acquisisce tutta un'altra valenza. Il mondo ad altezza del naso di un cane ha un ordine di valori diverso, che è bene capire prima di essere travolti dalle improvvisazioni del nostro compagno di strada.


Questa è la chiave umoristica che regge il breve racconto accompagnato dalle immagini regalate da Aldin: in pieno stile '900, vediamo questo cagnolino senza razza correre, mangiare, dormire, poi correre, mangiare, dormire con una vitalità e simpatia irresistibili.
Le illustrazioni di Aldin sono perfette per accompagnare il racconto, pagina per pagina, cogliendo espressioni, atteggiamenti e malefatte canine con affettuoso realismo.
E' un libro piccolo, ma solo per il formato, e prezioso per lettrici e lettori di tutte le età, che vogliano sorridere sul mondo dei cani e dei loro irretiti padroni.

Eleonora

“Un giorno da cani”, W. Emanuel e C. Aldin, Elliot 2016


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