UN CANE IRRESISTIBILE
Uscito
originariamente nel 1902, A Dog Day, scritto da Walter
Emanuel e illustrato con arguzia da Cecil Aldin, è un piccolo
gioiello di ironia e di sincero affetto per gli scodinzolanti amici
dell'uomo.
Ora è
stato tradotto da Marzia Grillo per l'editore Elliot, cui saremo
eternamente grati per questo regalo: è la cronaca, raccontata in
prima persona dal simpatico protagonista, di una giornata qualunque,
ma decisamente movimentata, del cagnolino di casa Brown.
Si
comincia da un risveglio sottotono, per il sonno turbato, durante la
notte, da un incauto ladro, che, dopo essersi guadagnato la simpatia
del nostro amico con una generosa bistecca, casualmente gli pesta la
coda provocando i guaiti che svegliano tutta la famiglia. Bella la
vita di un eroe per caso, coccolato e viziato da tutta la famiglia,
esclusa solo l'arcigna zia Brown. Ma la mattina scorre veloce, con il
furto della colazione dei gattini, l'inseguimento della nemica
mortale, la Gatta, e un odiato bagno che lo rende, per poco, pulito e
profumato.
Come
sopravvivere ad un tale oltraggio se non sgusciando fuori dalla porta
per rotolarsi allegramente nel fango? Più gratificante di una
siffatta attività è solo andarsi a rotolare ancora, così conciati,
sul letto della megera.
Arrivata
l'ora di pranzo, non è difficile intercettare, sulla propria strada,
qualche osso, due o tre pezzi di spezzatino, un piatto di tonno con
maionese, un budino da leccare, giusto un attimo prima che sia
portato in tavola, fra una sgridata e una carezza, con la famiglia
divisa su come e cosa premiare o punire.
La più
amata non può che essere Miss Brown, quella con il cuore tenero e
gli zuccherini sempre pronti a consolare.
Dunque,
la giornata scorre così, fra un furto in cucina, una improvvisa
galoppata in camera da pranzo, un inseguimento con l'odiosa
gattaccia, che osa tirar fuori le unghie, i gattini da derubare
sistematicamente e lo stomaco che talvolta, ma dura poco, protesta
per gli eccessi alimentari. C'è anche un tappeto da distruggere, il
carbone da mangiare e i rocchetti di spago da sparpagliare, attività
talmente faticose da richiedere frequenti sonnellini.
Una
normale ordinaria giornata da cane viene descritta con divertita
ironia da chi i cani li doveva conoscere molto bene: un po' come in
Io sono soltanto un cane, di Jutta Richter, la vita canina
raccontata in prima persona dai protagonisti a quattro zampe consente
al giovane lettore di vedere le cose da un altro punto di vista e la
presenza anarchica, con tutta la sua carica liberatoria, degli amici
pelosi acquisisce tutta un'altra valenza. Il mondo ad altezza del
naso di un cane ha un ordine di valori diverso, che è bene capire
prima di essere travolti dalle improvvisazioni del nostro compagno di
strada.
Questa
è la chiave umoristica che regge il breve racconto accompagnato
dalle immagini regalate da Aldin: in pieno stile '900, vediamo questo
cagnolino senza razza correre, mangiare, dormire, poi correre,
mangiare, dormire con una vitalità e simpatia irresistibili.
Le
illustrazioni di Aldin sono perfette per accompagnare il racconto,
pagina per pagina, cogliendo espressioni, atteggiamenti e malefatte
canine con affettuoso realismo.
E' un
libro piccolo, ma solo per il formato, e prezioso per lettrici e
lettori di tutte le età, che vogliano sorridere sul mondo dei cani e
dei loro irretiti padroni.
Eleonora
“Un
giorno da cani”, W. Emanuel e C. Aldin, Elliot 2016
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