venerdì 16 dicembre 2016

ECCEZION FATTA


COME UN BUCANEVE

Ecco ritornare, implacabile come ogni anno, la resa dei conti delle vendite natalizie. Se l'anno ha avuto alti e bassi, dicembre non si è annunciato nei migliori dei modi, calato in un'atmosfera sospesa da giorno del giudizio universale.
Roma, in particolare, mi sembra soffrire un'aria triste, spenta che dalla città si riflette anche negli umori dei consumatori.
Eppur bisogna festeggiare, ovvero reiterare il rito delle festività di fine anno. Nonostante non mi sia mai piaciuto il clima da consumismo sfrenato che contraddistingue questa parte dell'anno, non posso che invitare tutte e tutti voi a comprare un libro, e magari anche tanti di più, come regalo natalizio. E vi invito a comprarlo nelle librerie fisiche, quei luoghi, dai più considerati obsoleti, in cui le persone i libri li possono prendere in mano, sfogliare, possono chiedere suggerimenti a quei dinosauri, a mala pena sopravvissuti, dei librai e delle libraie che quei libri li scelgono, li espongono, li propongono.
Si dice che la modernità sia fatta di velocità, di acquisti online, di negozi virtuali che nascondono, dietro la modernissima cura del cliente (custumer care) l'antichissimo sfruttamento del lavoro, di marxiana memoria. Quegli sconti che i colossi dell'e-commerce regalano a voi sono possibili grazie alle condizioni di lavoro primordiali cui sono costretti moltissimi giovani.
La professionalità è obsoleta, la competenza, che si costruisce nel tempo con anni di duro lavoro e di pensiero, è inutile? Troviamo tutte le informazioni che ci servono nel mondo della Rete? Ma per favore! Quanti consumatori e consumatrici hanno il tempo di confrontare e di verificare quanto propone il mondo più incontrollabile e incontrollato della comunicazione virtuale?
La realtà è che molti libri, per essere venduti, devono quanto meno essere presentati, se non altro per motivare il senso di un costo che non corrisponde alle esigenze del lettore: parlo, in primo luogo dei libri con le figure, che siano albi illustrati o libri di divulgazione. Motivare la peculiarità di un libro non è un gioco da ragazzi, richiede quella professionalità che viene considerata da tanti un costo inutile. E' invece indispensabile per inventare, pubblicare, distribuire e proporre libri che hanno uno specialissimo contenuto di ricerca, di pensiero, di immagini non eguagliabili.
D'altra parte, esiste un nesso evidente fra indici di lettura e sviluppo economico, come si è sottolineato in un convegno alla Fiera della piccola e media editoria; e non crescono gli indici di lettura se non c'è la presenza di strutture, biblioteche e librerie, che la promuovano. Fulgido esempio, a questo riguardo, il lavoro svolto in Sardegna da librerie e biblioteche organizzate in rete.

Per questo, per sostenere gli autori, gli editori e i librai che consentono di valorizzare il meglio della produzione editoriale, andate a scegliere i vostri regali, quelli per bambini e bambine, ma non solo quelli, in una libreria: grande, piccola, specializzata, di quartiere, con un grande marchio alle spalle o con una piccola insegna, dove troverete persone in grado di aiutarvi a fare la scelta migliore.
Nell'inverno dello spirito*, arrivato ormai da tempo, i vostri libri saranno come bucaneve in un prato innevato, capaci di annunciare una primavera che ancora non si vede.

Eleonora


*'Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire', Memorie di Adriano, M. Yourcenar

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