martedì 10 gennaio 2017

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


FRIDA


Frida, con i testi di Sebastien Perez e le immagini di Benjamin Lacombe, è un albo illustrato che rende omaggio all'artista messicana, diventata nel tempo un'icona pop. I due autori hanno scelto, come spiega Lacombe nella postfazione, alcuni temi che fanno da filo conduttore al racconto della vita e dell'arte di Frida Kahlo, non seguendo un ordine cronologico.

 

Dunque l'incidente, la medicina, la terra, la fauna, l'amore, la morte, la maternità, e così via. Viene sinteticamente raccontato il legame con la sua terra e i suoi miti, il corpo, l'amore, quell'amore passionale, devastante eppure imprescindibile, per Diego Rivera; gli animali, alcuni molto particolari, che l'hanno circondata alleviando il suo dolore. E l'arte, quella passione compulsiva che le ha dato la forza di vivere.

Frida è un personaggio complesso spesso confuso con un'espressione ingenua dell'arte locale: consapevole del suo dolore, rappresentato nella stringente carnalità di un corpo martoriato, lo rappresenta continuamente, spesso sezionato per mostrare il 'dentro' di un corpo alla fine costretto in un corsetto metallico. In lei sussiste una ricerca, anche esasperata, che riflette i passaggi cruciali di una vita sfortunata: la poliomielite, l'incidente automobilistico, i due aborti; il dentro e il fuori del corpo, la sua incontrollabilità, la solitudine legata alla malattia, l'infelicità di un grande amore costantemente tradito. Tutto questo mediato dalla scelta stilistica di attingere alle tradizioni popolari e all'iconografia messicana, in cui la morte, come è noto, gioca un ruolo importante e vitale.



I due autori attingono direttamente agli scritti della Kahlo e si attengono scrupolosamente ai dati biografici, già di per sé così intensamente romanzeschi, e credo di poter dire che restituiscono un ritratto sintetico, in cui testo e immagini sono ugualmente importanti, intenso, un omaggio ammirato ad un'artista fuori dai canoni comuni, che ha sempre fatto della propria passionalità una straordinaria fonte di ispirazione artistica.



In particolare, mi sembra che la prova di Lacombe superi i limiti di un certo manierismo, che ne aveva appesantito alcune opere precedenti, per dare vita ad una galleria di immagini intense, raffinate, nell'intreccio di tecniche diverse, fedeli agli stilemi dell'artista cui si ispirano. 



Non si tratta di un libro per ragazzi, ma può essere utilizzato per raccontare ai più grandicelli, dai tredici anni in poi, la vita straordinaria di un'artista che ha vissuto pienamente dentro la Storia, pur nel legame fortissimo alle tradizioni di un paese, il Messico, in una fase di travolgenti trasformazioni.
Non si possono sfogliare queste pagine senza sentire il fascino e la forza dolorosa di una grande artista, di una donna dalla personalità ricchissima.

Eleonora


“Frida”, S. Perez e B. Lacombe, Rizzoli 2016






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