venerdì 29 settembre 2017

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

COSA SI PUO' DIRE DEI COLORI
 


Sono molti gli aggettivi che possono descrivere il libro, ora pubblicato da L'Ippocampo, che Cruschiform ha dedicato ai colori: Colorama. Tutti superlativi, naturalmente, tale è l'effetto che provoca lo sfogliare questo strano, ricchissimo repertorio di colori. L'autrice, a capo dello studio grafico, Marie-laure Cruschi, mette insieme un campionario di tonalità, ben 133, affiancando ciascuna con un'immagine che ne spiega la storia, o l'uso, o le curiosità che sono connesse. Tanto che, alla fine, segue un articolato indice per argomenti che consente di percorrere le stesse pagine seguendo un'altra logica, per esempio cercando gli animali, o i tessuti, o i minerali.


E' una vera e propria miniera di curiosità ed aneddoti, di cui posso indicarne alcuni per rendere l'idea della struttura del libro. Laddove si parla del Rosa Pastello, si sottolinea come l'attribuzione del rosa alle bambine sia un fatto relativamente recente, mentre, per esempio nel medioevo, era più indicato l'azzurro. O la differenza fra Beige e Greige, una mescolanza fra grigio e beige; quale oggetto può essere associato ad un colore così indefinibile? La seta dell'omonimo baco. Oppure, che dire della gamma dei neri: dal Nero Kajal al Nero All Blacks, con la loro tradizione, insieme sportiva e tribale. E, se colpisce sicuramente l'accuratezza con cui sono posti in sequenza i colori, quello che più intriga è il connetterli non sono a descrizioni storiche o di costume, ma al proprio personale alfabeto cromatico, quello che appartiene all'esperienza di vita vissuta. Come il Viola associato ad un profumo, l'Acqua di Parma, o il Verde Limonata alla Menta. Tutti/e noi potremmo associare determinate sfumature di colore a stati d'animo, ricordi, esperienze.


E qui veniamo alla questione che spesso si pone di fronte a libri in cui la ricercatezza e il rigore formale spiccano come aspetto prevalente del progetto editoriale: sono libri adatti ai giovani lettori e lettrici? Francamente non credo l'autrice si sia posta la domanda, ma credo nello stesso modo che questo, come altri libri proposti da questo editore, sia alla fine non solo un elegante esercizio di stile cui ispirarsi, nemmeno soltanto un curioso viaggio nel tempo attraverso i colori, ma sia soprattutto una matrice, lo spunto sistematico di un'esplorazione ludica e cognitiva sul piano del bello, quel concetto così sfuggente eppure così empiricamente evidente per uno sguardo 'educato'. Giocare con i bambini ad inventarsi altre proprie associazioni è una delle strade possibili per cercare la bellezza, l'armonia anche dove non c'è, almeno apparentemente. Ed è un gioco, o un esercizio, che può essere portato avanti a qualunque età.
Per comprendere meglio la struttura del libro non c'è che da sfogliare, virtualmente, alcune pagine.

Eleonora

“Colorama”, Cruschiform, L'ippocampo edizioni 2017


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