mercoledì 20 dicembre 2017

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


 ATTENTI AL PASSERO

Guarda fuori, Silvia Borando
Minibombo 2017


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

Nevica. Solo un albero spoglio nella notte. L'unica luce è quella di una finestra. Ad essa sono affacciati, ben protetti dal vetro, una bambina dalle trecce rosse e un bambino dai capelli blu. 


Sorridono e poi indicano qualcosa sulla destra nell'arco della loro visuale. Ma non della nostra che stiamo leggendo.
Ed ecco di nuovo il cielo della notte, di nuovo la neve che cade, l'albero spoglio, ma una nuova presenza appare sulla pagina innevata: un uccellino grigio con le ali rosse.
Immobile è lui che ha attirato l'attenzione dei due bambini chiusi in casa. 


Adesso è di nuovo la finestra a essere inquadrata. I due bambini indicano qualcosa che è al di là dei vetri, sulla sinistra. Qualcosa che genera in loro un sorriso.
Di nuovo il cielo notturno, la neve, l'albero spoglio e l'uccellino, ma una nuova presenza appare sulla pagina innevata: tre conigli rosa.
Sono loro che hanno attirato l'attenzione dei due bambini chiusi in casa.
Adesso è di nuovo la finestra a essere inquadrata. I due bambini indicano qualcosa che è al di là dei vetri, davanti a loro. Qualcosa che genera in loro un certo stupore lievemente preoccupato.
Di nuovo il cielo notturno, la neve, l'albero spoglio e l'uccellino, i tre conigli, ma una nuova presenza appare sulla pagina innevata: un gatto che guarda con desiderio l'uccellino.
Il gioco si ripete, perché è di nuovo la finestra a essere inquadrata. Dietro i vetri i bambini sono molto preoccupati...


Con un tratto consueto, semplice, con colori piatti, il nuovo libro di Minibombo gioca, come spesso accade.
Questa volta gioca con il dentro e con il fuori che si alternano con la precisione del pendolo. Prima un fuori buio e nevoso, abitato da animali tra loro non esattamente pacifici, cui segue un dentro luminoso, caldo e abitato da bambinetti espressivi.
La mimica facciale è la seconda chiave del libro. Attraverso gesti minimi, sguardi espressivi, noi lettori siamo messi a parte dello stato d'animo di bambino e bambina. Intuiamo che stiamo assistendo a qualcosa di bello quando li vediamo sorridere; a qualcosa di pericoloso quando li vediamo a bocca spalancata; a qualcosa di rassicurante quando li vediamo esultare. 

Quando però li vediamo sparire, e la finestra è vuota, intuiamo che qualcosa di tremendo deve essere accaduto. Ed infatti così sembrerebbe....o era tutto uno scherzo? Una burla per occupargli il posto al calduccio e lasciar loro all'addiaccio con un palmo di naso.
Ben costruito, perché giocato in assoluto silenzio attraverso un codice di comunicazione insolito: lo sguardo.


Penso a capolavori come Questo non è il mio cappello di Jon Klassen che è raccontato tutto attraverso gli sguardi del grande tonno. La sua potenza ironica nasce nella discrasia tra testo e immagine. Bella idea.
Qui siamo davanti a qualcosa di analogo, anche se costruito più in economia.
Alcune soluzioni mi hanno fatto molto ridere e mi hanno fatto ben sperare che Silvia Borando abbia ritrovato la sua vena più tagliente, quella di Apri la gabbia! per intenderci: la mia preferita.

Carla

Noterella al margine. Massimamente divertente l'uccellino che, nella sua fissità, denuncia di essere un fantoccio, quindi parte di un piano strategico dei protagonisti animali che hanno in progetto di impossessarsi di uno spazio al chiuso a loro di norma interdetto. Per non parlare del coniglio sputato.

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