lunedì 12 febbraio 2018

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

DELL'UNIVERSO E DELLA MORTE


E' arrivato da poco in libreria il nuovo romanzo di Michelle Cuevas, autrice di Le avventure di Jacques Papier. Il fantastico viaggio di Stella, pubblicato da De Agostini, esprime il tentativo di raccontare con leggerezza, nei limiti del possibile, le fasi del lutto.
La protagonista, Stella, è una ragazzina che ha perso da poco il padre, con cui condivideva, fra le tante cose che possiamo immaginare, anche la passione per la scienza, per l'astrofisica in particolare.
Un planetario personalizzato, un piccolo modellino di un mondo alieno del tutto inventato sono state alcune fra le tante esperienze condivise, che ora sembrano essere prive di senso. A un certo punto della storia, Stella decide di disfarsi di tutto quello che aveva a che fare con la vita precedente, i ricordi, gli oggetti, i legami e getta tutto quello che le passa per la mente nel ventre oscuro del nuovo stravagante amico. E' una metafora molto chiara e questo forse è il limite maggiore del libro: questo passaggio fino ai limiti della propria esistenza, all'interno di una singolarità fisica, è il viaggio che la ragazzina compie nel proprio dolore, che sembra cancellare tutto. Abbandonare i ricordi per non soffrire è uno strumento di difesa evidente. Passare attraverso questo dolore, accettandolo, è l'unico modo per tornare a vivere.
La Cuevas, con Le avventure di Jacques Paier ci aveva stupito per la leggerezza, l'ironia sottile e mai distruttiva con cui affrontava la storia un po' malinconica di un amico immaginario inconsapevole del proprio destino. Qui di certo non muta lo stile, la capacità di far sorridere pur parlando di una situazione estremamente dolorosa; così come ho trovato interessante l'uso di alcuni concetti della fisica, dal buco nero alla singolarità agli studi di Carl Sagan sulle intelligenze aliene, per dare corpo alla storia. Mi è sembrato, però, troppo artificioso il meccanismo narrativo che mescola continuamente la descrizione dello stato emotivo della protagonista con la storia fantastica del buco nero divenuto animale domestico, metafora troppo chiara anche per una lettrice o un lettore alle prime armi; il romanzo diventa in un certo senso troppo serio e nello stesso tempo troppo semplice per avere una reale presa sul lettore.
Resta in ogni caso una lettura piacevole, scorrevole, anche divertente e mai troppo pedante per ragazzine e ragazzini a partire dai dieci anni; immagino farà contenti quegli adulti che cercano nei libri risposte facili per situazioni difficili, quale può essere la perdita di una persona cara.

Eleonora

Il viaggio fantastico di Stella”, M. Cuevas, De Agostini 2018


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