lunedì 26 marzo 2018

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


COME SE NULLA FOSSE

Else-Marie e i suoi sette piccoli papà, Pija Lindenbaum 
(trad. Luca Buldini)
Il Barbagianni Editore 2018


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"'Oggi non posso venire a prenderti al doposcuola Else-Marie, devo lavorare fino a tardi. Verranno i papà.' Come? Ma non sono mai venuti a prendermi! E tutti gli altri bambini hanno un papà. Uno grande."

Else-Marie non ha un papà grande, in compenso ne ha sette piccoli piccoli, poco più che bambolotti. Lei e sua madre vivono serenamente contornate da questi ometti che hanno nomi diversi ma abbigliamento conforme. E sono praticamente indistinguibili se non per piccoli dettagli, come un puntino sull'orecchio. Sono uomini d'affari che partono il lunedì mattina e a casa ritornano solo il giovedì sera con qualche regalino per la loro amata figlia.


Rientrati dal lavoro, si rintanano dietro il grande paginone del quotidiano; alle otto spediscono a letto la figlia, non prima di averle letto una fiaba (mai arrivano in fondo, cadono addormentati alle prime pagine). Tutto andrebbe per il meglio se non fosse che il giorno dopo toccherà a loro andare a prendere la figlia a scuola. Che diranno i compagni nel vederli? Cominceranno a giocarci e a prenderla in giro? L'agitazione nel cuore di Else-Marie è a mille...Non riesce a stare nelle righe quando scrive, disegna salsicce con le gambe e anche con gli amici di gioco non ingrana. L'unica cosa giusta da fare è farci un pisolino sopra ma al risveglio i papà sono arrivati e tutto...è perfettamente normale.


Ecco. In questo libro di Pija Lindenbaum tutta la trepidazione si dissolve come nebbia al sole: prima c'è e poi non più. Evviva il nord Europa e il loro modo di raccontare il mondo.
Deutsche Jugendliteraturpreis nel 2012, Pija Lindenbaum, autrice fondamentale nel panorama svedese e nordeuropeo, in Italia ha scarsa fama. Illustratrice di un solo altro libro che circola da noi e da amare sopra ogni cosa: Mirabell, di Astrid Lindgren, pubblicato esattamente 10 anni fa da Motta Junior, quando era ancora indipendente. Anche lì la storia ruotava su un fatto 'impossibile' che però aveva i connotati dell'assoluta normalità. 


Tecnicamente avere sette papà è possibile, ma averli tutti e sette alti poco più di un birillo è piuttosto raro. Parrebbe che la quantità di peso corporeo di un papà 'normale' sia stato suddiviso in sette corpicini brulicanti. Il loro mestiere di papà tuttavia, anche se ciascuno in quota parte, lo svolgono egregiamente. Lavorano sodo, sono collaborativi a casa, si intendono di molte cose, sono attenti, premurosi e affettuosi. A vederli in azione si ha sempre l'impressione di correre lungo il sottile filo di confine tra il vero e l'assurdo, in una equilibrata alternanza di smentite vicendevoli tra credibile e incredibile.
Se da principio si può pensare che i sette papà siano il frutto di una fantasticheria di bambini, al comparire della madre, vero baluardo di normalità in questo contesto improbabile, il lettore fa un salto sulla sedia perché se da un lato lei è lì a dimostrare che è tutto perfettamente a posto, dall'altro lei è la vera causa di questa anomalia familiare. Dove li ha conosciuti? Come ha fatto a innamorarsi di tutti e sette allo stesso modo? Come hanno fatto in sette a produrre quella bambina? E via a immaginare.


La normalità rappresentata nella figura materna si corrobora anche nel contesto scolastico dove Else-Marie teme succeda il peggio, quando invece tutti si comportano come se nulla fosse. Ecco forse la chiave di lettura è proprio qui: in quel 'nulla'. È istintiva per me una predilezione per questo genere di storie, dove l'assurdo è il pane quotidiano. In tal modo, ogni volta che il libro si chiude si accendono mille domande per dare senso e soprattutto 'normalizzare' ciò che forse senso non ne vuole avere e che alle convenzioni risponde con una bella immersione collettiva. Assoluto godimento, già notato con Mirabell, nella cura del contesto che accoglie la storia. Le tavole sono punteggiate di mille particolari e dettagli che sono un vero divertimento.
Ancora una volta la casa editrice Il Barbagianni sforna una 'bella anomalia' rispetto alla consuetudine delle sue pubblicazioni. 


Non resta che gioirne.

Carla

Nessun commento:

Posta un commento