venerdì 8 giugno 2018

OLTRE IL CONFINE (libri dall'estero)



LA GIORNATA INCREDIBILE DI UN FORMICAIO


La giornata in questione, descritta nel libro francese ‘Déluge chez les fourmis’, comincia con nuvole nere che si addensano in cielo e presto cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Le povere formiche sono presto travolte da un temporale e si mettono in salvo sulle bolle di schiuma prodotte dalla pioggia. 
Presto torna il sereno ed ecco i laboriosi animaletti mettersi all’opera per sgombrare il terreno dai detriti, fra cui non possono non spiccare quelli lasciati dall’incuria umana. Ma c’è un problema più grave, bisogna liberare il formicaio dall’acqua che si è infiltrata: così le formiche operaie goccia a goccia se le caricano e le portano fuori: lavoro incredibile, ma necessario per la sopravvivenza della comunità. Ma tanto lavoro provoca una gran fame: è il momento di andare alla ricerca di qualcosa da mangiare; occhio, però! C’è un picchio che anche lui è a caccia di formiche che si muovono sul tronco. Alla fine della giornata, arriva il momento del riposo e del divertimento!
Come si capisce da quanto detto, questa ricostruzione della vita di un formicaio è decisamente fantasiosa, ma si avvicina comunque alla realtà di questi sorprendenti insetti.
L’autrice, Elmodie, utilizza la tecnica del pop up per raccontare con efficacia la vita sorprendente di insetti piccoli e forzuti, estremamente organizzati e capaci, sì, di salvarsi dalla pioggia. I sistemi utilizzati in realtà sono vari, dal sigillare le uscite del formicaio, che già di suo è strutturato con una serie di vasi comunicanti che garantiscono che almeno una parte del formicaio resti asciutto. Oppure, come accade per le formiche del fuoco del Sud America, che vivono nella foresta pluviale, costruiscono con i propri corpi una sorta di zattera vivente e si fanno trasportare dalle acque.


Come si vede, ci sono più cose in cielo e in terra, anche a livello del microcosmo, di quanto riusciamo ad immaginare.
Ma torniamo al nostro bel pop up; l’autrice, che è una vera esperta di cartotecnica, si basa su una grafica molto chiara, dai contorni nitidi, utilizzando solo gradazioni di verde, nero, bianco. Anche nelle costruzioni più ardite, l’immagine è leggibile con chiarezza e l’interpretazione della scena inequivocabile. Non quindi i sofisticati rompicapi di Carter, ma un’immagine 3D che rafforza l’immaginario infantile. Vediamo così le ardimentose formiche raccogliere i nostri rifiuti o scatenarsi in un’allegra sarabanda quando torna il sereno.


Questo libro, pubblicato alla fine dello scorso anno da De La Martiniere Jeunesse, mi è sembrato una curiosa e interessante sintesi di attenzione al mondo naturale, fiction e applicazione di una tecnica illustrativa raffinata. Interessante perché mescola la narrazione, e con essa l’invenzione, con una descrizione grafica attenta alla realtà naturale, uno sfondo per le vicissitudini di questi laboriosi e affascinanti insetti.
Un bell’esperimento, che potrebbe essere utilmente tradotto anche per le nostre bambine e bambini, sicuramente attratti da questi argomenti, a partire dai cinque anni.


Eleonora

“Déluge chez les fourmis”, Elmodie, De La Martiniere Jeunesse 2017






Nessun commento:

Posta un commento