mercoledì 11 luglio 2018

FAMMI UNA DOMANDA!



IL VIAGGIO DEL BEAGLE


Dopo una lunga pausa, ricompare in libreria la collana Celacanto, che l’editore Laterza dedica ai ragazzi e alle ragazze curiose. Titoli importanti, e ne cito solo alcuni, come ‘Spartaco’  , ‘Portico d’Ottavia’ , e ‘Lisette e La scoperta dei dinosauri’  hanno segnato una significativa innovazione nei libri di divulgazione storica, sposando l’intento divulgativo con la forza espressiva dell’illustrato.
Questa sperimentazione ha incontrato una certa resistenza nel pubblico, abituato a separare i due ambiti. La collana ha poi cambiato formato e costo, mantendeno però le sue caratteristiche.
Ora arriva in libreria ‘Il viaggio di Darwin’, di Giacomo Scarpelli, già coautore di ‘Lisette’, con le illustrazioni di Maurizio Quarello.
Quale tema più affascinante del viaggio compiuto da Darwin a bordo del brigantino Beagle?
L’autore, storico e filosofo della scienza, si mette nei panni di Simon Covington, detto Syms, il mozzo addetto all’assistenza del viaggiatore, il naturalista Charles Darwin. Siamo nel 1831 e le spedizioni scientifiche hanno una grande importanza non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche geografico, ridefinendo dettagliatamente i confini del mondo conosciuto. Darwin era all’epoca poco più che ventenne, ma già animato da molteplici quesiti riguardanti la variabilità del mondo naturale. Nei cinque anni di viaggio intorno al mondo, dalle coste del Sud America alle Galapagos, all’Oceania e poi all’Asia e all’Africa, raccoglie moltissimo materiale e scrive il reportage conosciuto come ‘Viaggio di un naturalista intorno al mondo’. Nel 1859, proprio partendo dalle osservazioni compiute in quel viaggio, pubblica ‘L’origine delle specie’, il testo fondamentale dell’evoluzionismo, che segnava la fine del mondo linneano della fissità delle specie, così come Dio le aveva create, e della scala naturae, che poneva al vertice di tutta la natura l’essere umano.


Stiamo dunque parlando di qualcosa di fondamentale non solo nella storia della scienza, ma anche nella percezione che l’umanità ha di se stessa e del suo posto nel mondo. Per questo motivo è stato così discussa da risultare, per alcune religioni, ancora oggi inaccettabile.
Con un peso così ponderoso, la storia del viaggio del Beagle viene invece affrontata col tono leggero dell’avventura, focalizzando solo alcuni passaggi chiave, come la visita delle isole Galapagos, popolate da animali presenti solo in determinate nicchie ambientali. Ad esempio, in isole poste a poca distanza l'una dall'altra esistono specie di fringuelli diverse.
Da qui l’intuizione della variabilità delle specie in natura, poi sottoposte alla selezione naturale, che consente la sopravvivenza solo del più adatto. E Syms, in tutto questo? Il ragazzo segue con curiosità ed aiuta il giovane naturalista a raccogliere ed ordinare i reperti, in compagnia di un piccolo armadillo, raccolto nella pampa sudamericana. E, d'altra parte, questo è un aspetto affascinante della storia della scienza, del suo lavoro anche 'artigianale', fatto di raccolte di reperti, comparazioni meticolose e disegni, per altro di rara bellezza.
Quarello segue passo passo la spedizione, mostrandoci l’avventura, ma anche il paziente lavoro di classificazione e mostrando alla fine quello che è il nocciolo scandaloso della teoria evoluzionistica: siamo anche noi animali e condividiamo molto con i nostri parenti più prossimi, le scimmie antropomorfe.
Può essere questa l'occasione, con un testo stimolante e avventuroso, per riproporre una collana che non ha incontrato la fortuna che meritava.

Eleonora

“Il viaggio di Darwin”, G. Scarpelli, M. Quarello, Laterza 2018




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