BARCHE LEGGENDARIE E MISTERIOSE
Nel romanzo di Alessandro Zannoni, ‘La
leggenda di Berenson’, pubblicato da Pelledoca qualche mese fa,
tutto ruota intorno a un bel cabinato, comprato di seconda mano dal
padre del protagonista, Mongi. Con grande entusiasmo il ragazzino
partecipa ai lavori di restauro della barca, su cui intende andare a
vivere. Proprio nel corso di questi lavori, sotto le assi del
pavimento della sua cabina, trova un diario, quello della precedente
proprietaria, morta in circostanze misteriose sei anni prima.
Nel diario si fa riferimento alla
leggenda di Berenson, un uomo che lavorava al porto di La Spezia
durante la guerra e aveva aiutato alcuni nazisti a fuggire, in cambio
di una cassa piena di dipinti di grande valore. Nascosta la cassa,
Berenson lasciò degli indizi relativi alla sua collocazione. Una
appassionata antiquaria, Carlotta Alessandrini, la precedente
proprietaria della barca, si era messa sulle tracce di questo tesoro,
ma, naturalmente, non era l’unica a volerlo. Chi l’aveva pedinata
e poi uccisa è ancora sulle tracce del tesoro artistico e incrocia
la sua strada con quella di Mongi e dei suoi amici, che lo aiutano
nelle ricerche.
Tutto converge verso un finale
concitato, con molti colpi di scena, ma senza un lieto fine totale.
Questo romanzo breve, adatto a lettrici
e lettori dai dieci anni in poi, attraversa molti generi d’avventura:
è principalmente una spy-story, ma con un accenno di occultismo; c’è
una vera e propria indagine da detective story, in cui si parte dagli
indizi per ricostruire il puzzle della verità, e nello stesso tempo
un’accurata ricostruzione d’ambiente: l’azione si svolge a
Sarzana, bellissima cittadina a cavallo fra Liguria e Toscana, che
l’autore conosce molto bene e che ci descrive nel dettaglio. Mi è
sembrato interessante, in particolare, il riferimento storico alla
fuga dei nazisti, sotto mentite spoglie, alla fine della guerra, che
ha mortificato il desiderio di giustizia di chi ne ha subito la furia
distruttrice; e il trafugamento di opere d’arte, operato dalle
truppe tedesche, ma non solo da loro. E’ anche questo un modo per
raccontare un aspetto meno conosciuto della Seconda Guerra Mondiale.
Se volete, potete leggere l’intervista all’autore sul blog Mangialibri.
Interessante è anche la proposta
editoriale di Pelledoca, che coraggiosamente propone un catalogo di
noir, thriller e storie di mistero rivolte ai ragazzi.
Con una produzione abbastanza scarsa,
in questo ambito, e con molte resistenze da parte di insegnanti e
genitori, trovo invece che il terreno delle storie di paura sia
estremamente fertile, ovviamente evitando gli aspetti più morbosi e
violenti che il genere può presentare. Qui invece abbiamo una scelta
di titoli interessanti che declinano il tema in modi diversi e con
grande cura anche nell’aspetto grafico, nella carta, nelle
copertine. E questo, ovviamente, è un merito in più.
Eleonora
“La leggenda di Berenson”, A.
Zannoni, Pelledoca editore 2018
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