mercoledì 13 marzo 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

PUNTI DI SVISTA

Ho visto una talpa, Chiara Vignocchi, Silvia Borando
Minibombo 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

"'Oggi ho visto una talpa piccolissima!'
'Ooooohhh!'
'Oggi ho visto una talpa molto grande!'
'Uuuuhh!'"

Il primo ad averla avvistata è un imponente elefante, mentre la seconda che la vede è una minuscola formica. Sono in tanti, e tutti nello stesso luogo riuniti, ad averla vista, la talpa. Una lumaca ne ha notato la velocità, mentre il leopardo ne constata la lentezza. 
Il camaleonte ne ha viste due che andavano in direzioni diverse e il ragno invece ne ha scorte un gruppo...


La talpa, a ben vedere (!), c'è ed è una sola ma, dato che è una talpa, di tutto questo grande interesse che la sua presenza genera, non si accorge e pensa - addirittura - di essere tutta sola in quella radura.

I libri di Minibombo, per scelta editoriale, sono così.
Riconoscibili per forma, per segno, per originalità del punto di vista, spesso per certa ironia, per pubblico di riferimento.
Sono, salvo rare eccezioni, quadrati, con una copertina rigida. Spesso hanno un colore dominante che li attraversa. 


Il tipo di disegno, che a mio parere non è il loro punto di maggior forza, nasce così semplificato per essere immediatamente riconoscibile e leggibile, ma è spesso un po' troppo lontano da un disegno che sia il risultato di una ricerca originale di una sintesi della forma.
È un po' come se i personaggi si irrigidiscano nel loro aspetto, sull'altare della riconoscibilità.
Animali, o più in generale personaggi, disegnati sulla pagina attraverso un tratto che sia al contempo sintetico ed empatico hanno in sé qualcosa in più che nella maggioranza dei libri di Minibombo non mi pare di vedere. Gli animali di Klassen, per capirci, sono un'altra storia.
Per questo motivo i libri di Minibombo che hanno 'sconfinato' nell'astratto sono quelli che mi sembrano i più meritevoli.


I caratteri più felici dunque sono altri. Il punto di vista, per esempio. In libri come l'insuperato, Orso, buco! oppure Solo un puntino o ancora Gabbiano più gabbiano meno o Guarda fuori! su questo costruiscono la loro miglior qualità.
Questo porsi davanti a una prospettiva insolita porta con sé, almeno a Minibombo, una inevitabile ironia di fondo. Spesso che sconfina nella cattiveria. Anche questa riconoscibile e godibile e, auspicabilmente, dispensabile tra bimbetti e bimbette anche molto piccoli, con lo scopo di aiutarli a ridere del mondo e a non essere troppo 'politicamente corretti'.


Il terzo elemento con cui a Minibombo sanno districarsi con grande disinvoltura è la realizzazione dei testi. Sono bravi a trovare sempre un registro adatto allo spirito della storia e nel contempo si impegnano a rendere la lettura ad alta voce una vera festa. O quanto meno, una passeggiata in discesa.
Ecco. Sono questi tre ultimi fattori che ritrovo in Ho visto una talpa e mi piacciono di più.
Di questa storiellina fatta di quasi nulla, in ordine crescente, mi piace l'idea di partenza, ovvero quanto ognuno di noi esista anche attraverso lo sguardo degli altri, a seguire l'ironia e il gioco che la attraversa, laddove i singoli animali di quella talpa mettono a fuoco un carattere che di fatto è 'inesistente'. Il gioco con chi legge nasce dalla relazione che si crea tra l'animale sulla pagina e la sua percezione falsata.
Ultimo tocco, il finale con l'inconsapevolezza dell'occhialuta talpa medesima.


La cosa migliore però è ancora una volta il testo. Lì per essere letto ad alta voce e per chiamare immediatamente dentro chi ascolta. Impensabile non leggerlo almeno due o tre volte di seguito, chiamando alla partecipazione bambini e bambine al 'responsorio', con l'intento di cogliere insieme (sarebbe bellissimo fare a monte, con loro, un lavoro di ricerca sulle caratteristiche comunicative di un tono di voce piuttosto che di un altro) in tutte quelle brevi esclamazioni, le tante possibili sfumature di interpretazione.
Ci si potrebbe divertire...


Carla



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