martedì 26 marzo 2019

LETTERE DI SCOIATTOLO A FORMICA (idee a due teste)

Carissima Formica…
No, hai ragione, non continuare! Quello che mi racconti mi ha fatto rizzare il pelo dalla punta delle orecchie a quella della coda: scoiattoli nati in cattività! Scoiattoli più facili da trattare per averli al proprio fianco?!? Ma dove siamo finiti…
Hai ragione, il bacio dell’anello riassume efficacemente l’atteggiamento dell’uomo nei confronti di noi animali e a dirla tutta, nei confronti della natura.
Sai cosa mi fa rabbrividire, vero? Che questo atteggiamento trapeli anche in certi libri con cui l’umano adulto cerca di dire qualcosa ai suoi piccoli…


Mi riferisco ad esempio a questi albi, che hanno per protagonisti i mastodontici dinosauri. Ce ne sono parecchi e sono tutti illustrati e scritti dalla accoppiata Yolen/Teague: Cosa fanno i dinosauri quando è ora della scuola, quando è ora di dormire, quando è ora di mangiare…1
Questi enormi animaloni vivono il quotidiano che ogni bambino in un modo o nell’altro conosce ma... sono troppo grandi per sedersi sul sedile dell’auto, hanno artigli troppo aguzzi per giocare con gli altri bambini, oppure code troppo lunghe per spostarsi in un'aula senza buttare all’aria tutto quanto…a questi problemi legati alle loro dimensioni si aggiungono una serie di situazioni disastrose che nascono da tutti quei comportamenti che fanno di un bambino piccolo quello che è: i capricci, la noia, la ridarella, la voglia di saltare una lezione per prolungare i giochi sfrenati in cortile, il voler stare alzati fino a tardi, l’impuntarsi davanti a un cibo sgradito.


Ebbene, in queste pagine si può sentire tutta la strisciante violenza con cui certi grandi tentano di convogliare l’istinto dei piccoli in una serie di comportamenti considerati adeguati, proprio come farebbero con un animale per addomesticarlo e ridurlo, è proprio il caso di dirlo, a un essere più comodo e semplice da tenere con sé.
Certo, un po’ di controllo è indubbiamente necessario per rendere possibile il vivere civile, ma è davvero necessario allo scopo scomodare l’evidente grandezza dei dinosauri e la loro naturale, direi ovvia tendenza ad essere enormi e complicati da gestire?
È davvero una buona strada quella di negare l’indubbia selvaticità di certi comportamenti affinché i bambini capiscano di dover essere buoni e non arrechino disturbo?
Non trovi poi che sia tristissimo scegliere una creatura immensa ed estinta a incarnare il lato scomodo dell’infanzia, quasi a voler sottintendere che tutta l’ingestibile energia dei bambini debba scomparire, estinguersi, appunto?

Perché a me, Formica cara, tutto questo sembra solo un modo sbrigativo per risparmiarsi la fatica di accogliere davvero i bambini, questi animali strani e ingombranti che irrompono nel mondo adulto in modo talmente deflagrante da poter addirittura essere paragonati a dinosauri!

E ti dirò che questo mi ha fatto venire in mente un altro libro, un romanzo questa volta, in cui si respira la stessa violenza, lo stesso miope atteggiamento. 
Lo conoscerai di certo, è La Bussola D’oro di Pullman2.
In questo romanzo ogni persona ha un daimon, un animale a cui è legato indissolubilmente dalla nascita e che è la sua guida per la vita. Il daimon non può essere toccato dagli altri uomini, e nemmeno può essere separato dal suo umano senza che uno dei due muoia: a tal punto sono uniti!
E in questo romanzo una organizzazione di uomini senza scrupoli inventa un Intercisore. Solo a leggere questa parola mi vibrano i baffi di paura e indignazione.
Con l’Intercisore, questi uomini terribili separano i bambini dai loro daimon…per rendere tutto meno complicato, riducendo il fiero daimon a un innocuo animaletto tollerante e il bambino un essere facilmente manipolabile…

Non lo trovi terrificante anche tu, cara amica mia?

Scoiattolo



P.S. Ne ho trovato un altro, mia cara, di libri del genere, in cui mamma e papà scimmia dicono al proprio cucciolo scimmia di non fare la scimmia… non ridere, ma ti dico che quel cucciolo una volta cresciuto riuscirà a fare la scimmia solo in un circo!3






1Jane Yolen, Mark Teague, Cosa fanno i dinosauri quando è ora di mangiare (trad. P. Floridi), Il Castoro 2014; Jane Yolen, Mark Teague, Cosa fanno i dinosauri quando è ora di dormire (trad. P. Floridi), Il Castoro 2014; Jane Yolen, Mark Teague, Cosa fanno i dinosauri quando è ora della scuola (trad. P. Floridi), Il Castoro 2015
2Philip Pullman, La bussola d'oro, (trad. M. Astrologo, A. Tutino), Salani 1996
3Mario Ramos, Smettila di fare la scimmia! (trad. F. Rocca), Babalibri 2010




 
Caro te!
Te lo devo dire, zero simpatia per i dinosauri. E poca pietà all'idea che si siano estinti. Forse dipende dalla mole che ci distingue e separa, ma da sempre non godono della mia simpatia e stima. Ciò nonostante seguo passo passo il tuo ragionamento e con te mi allineo. Tuttavia non posso risparmiarmi dal farti presente ancora una volta che di norma la mela non cade lontano dal melo. Con ciò voglio dire che, se gli adulti sono riprovevoli nel loro cercare di addomesticare i propri figli, come farebbero con cani e gatti, correggendogli e addirittura negandogli quel necessario quid di selvatico che li rende amabili, non sono da meno certi frugoletti letterari. Emuli dei grandi, o forse semplicemente mossi dal desiderio di compiacerli, ho collezionato un certo numero di esempi in letteratura in cui i bambini si impongono come 'educatori' di povere bestiole che hanno il solo torto di passare di lì quasi per caso. Perché lo facciano, e perché riescano a essere a tal punto determinati, mi sfugge a tutt'oggi anche se, da formica, ho passato quasi tutta la mia vita a schivare maltrattamenti e sevizie da parte di ragazzini e ragazzine in vena di esperienze nuove. Quindi, non mi stupisco.
Il primo esempio che mi sovviene ha molto a che fare con il libricino che ti citavo la volta scorsa. Stesso autore e stesso animaletto: ancora Scheffler, ancora scoiattolo.1 Questa volta, nessun esemplare in cattività, al contrario, un esemplare adulto, papà scoiattolo, caduto dall'albero in una notte di bufera e recuperato dal bidone della spazzatura da due bambinetti zelanti. 



Dopo averlo 'spupazzato' per bene, i due -sotto suggerimento di un adulto- decidono di restituirlo alla propria famiglia che ne piange la perdita, sui rami più alti di un albero del parco. I piccoli non sono per nulla convinti sia la scelta giusta, ma lo issano su un aeroplanino telecomandato e lo rispediscono da dove è precipitato. E sai che cosa c'è? Papà scoiattolo neanche si gira a dir loro grazie per il salvataggio. Come dargli torto, accidenti.



Un altro che non perdona il suo piccolo seviziatore è il gatto Mio Miao2 (il nome è tutto un programma) che con calma e fermezza ribadisce al ragazzino che lo vorrebbe mettere a dormire nel lettino delle bambole che lui fa solo quello che gli va! E dormire con la papalina in testa non è nelle sue corde. E a proposito di corde, mi viene in mente la storia dell'alce Marcel erroneamente considerato di sua proprietà dal piccolo Wilfred. 3 




Una vera commedia degli equivoci in cui l’alce serenamente persiste nella convinzione di appartenere solo a sé stesso, e il bambinetto in quella di esserne il proprietario e l'amministratore unico. Goditi il finale, se non lo hai mai letto! Se devo ricavare un senso da tutto questo, direi che la dominanza è ben dura da estirpare tra i signori del pianeta. Come vedi, grandi o piccoli che siano, quando c'è da imporsi l'umanità non si tira indietro.
Eppure, mi resta un rovello. Non sarà per caso che libri del genere sono lì a mettere in berlina la categoria umana, fin dai suoi esordi, ammettendo in tal senso i propri limiti, e considerando fittizia ogni espressione di supremazia in nome di una civiltà dominante? Se così fosse, chapeau a Stoddard, Scheffler e Jeffers per la scelta.
Se così fosse, ne conseguirebbe la seguente riflessione: se davvero ci sono persone che sulla dominanza non si fanno illusioni, si può sperare che ne esistano altre altrettanto coraggiose nell'ammettere l'affinità che in natura tiene insieme l'animo istintuale dell'uomo con quello di un lupo o di un canarino?
Devo pensarci. Torno presto da te, spero con una risposta convincente

Formica arrovellata

[continua]

1Axel Scheffler, Papà scoiattolo cade dall'albero (trad. M. Scaldini), Emme Edizioni 2018
2Sandol Stoddard, Remy Charlip, Mio Miao. Il mio unico specialissimo gatto (trad. F. Lazzarato), Orecchio acerbo 2012
3Oliver Jeffers, Quast'alce è mio, Zoolibri 2013

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