lunedì 19 agosto 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


QUANDO CAMBIA IL TEMPO

La grande battaglia, Andrea Antinori
Corraini 2019



ILLUSTRATI PER MEDI (dai 6 anni)

"Affacciatevi alla finestra e osservate il cielo: sta piovendo? Sì? Bene (si fa per dire), è il momento giusto per sedersi sul divano, trovare una posizione comoda e leggere questo libro.
Nel caso invece ci fosse il sole, credo che la scelta migliore sarebbe comunque sedersi sul divano, trovare una posizione comoda e leggere questo libro. Perché? Basterebbe un passo fuori dalla porta e sono sicuro che inizierebbe improvvisamente a piovere."

E' piccolo. Avvolto nella sua mantellina gialla, dall'angolino più in basso, si rivolge al suo pubblico da un microfono perché siano in molti a sentirlo. 
 

Poi attraversa una pagina bianca e va incontro a una nuvola grigia che spunta a destra del foglio, in alto dove sono di solito le nuvole. È troppo scura per non essere di pioggia. E infatti cade la prima goccia, che più che una goccia è una linea di acqua azzurra che termina sulla sua mano.
Il tempo di mettersi il cappuccio e le linee, ovvero i percorsi delle gocce, diventano moltissime. E inarrestabili e implacabili lo seguono ovunque lui vada.
Che la battaglia abbia inizio.

Di questo libro i primi particolari che colpiscono l'attenzione sono legati al design dell'oggetto in sé: il formato e il colore che porta dritto al segno.
Siamo in casa Corraini.
Il formato è insolito e, così come ha messo a teorema Suzy Lee, ad evidenza funzionale alla creazione di uno spazio scenico determinato. Qui inequivocabilmente verticale, come verticale è il tragitto della pioggia. 


Il formato nella Grande Battaglia serve inoltre a creare la giusta distanza tra i due contendenti che, non a caso, si affrontano, almeno al principio, dagli angoli opposti della doppia pagina. E questa grande altezza del foglio ha anche il merito di rendere la sfida impari fin dal principio: la gestione della pagina alta Antinori la utilizza con intelligenza, rendendo piccolo, minuscolo, il perdente e concedendo l'intero spazio al vincente, la pioggia. E questo lo sottolinea anche il colore: poco giallo tanto blu, ovvero azzurro.
Per molte pagine, l'alto e il basso ospitano i poli in opposizione: il nuvolone e il bimbetto in cerca di sole, anch'esso, puntualmente nell'angolo.
Al centro del libro le cose si squadernano un po', ma sono digressioni sul tema.
E così, senza dire o spiegare niente, attraverso una buona gestione dello spazio, un buon ritmo nella composizione (nuvole grandi o nuvole piccole, acqua che sale acqua che scende) Antinori riesce a costruire uno stato d'animo: quello di una grande battaglia o, per meglio dire, di una lotta impari e di una giornata decisamente storta per qualcuno.
E lo fa con una modalità che gli è consona: giocando e chiamando dentro il suo lettore.
Il secondo elemento che colpisce è il colore in uno con il segno. 


Opposti, e antagonisti anche visivamente il blu, ovvero l'azzurro, e il giallo sono rispettivamente il colore della pioggia e il colore dell'impermeabile, ovvero del protagonista, e del sole, il grande atteso e, a caduta, di tutti gli altri elementi che si susseguono nella storia: dall'autobus, alle tigri, passando per un cammello. Un po' di verde al centro a ribadire ancora un volta che blu e giallo sono i colori della sua miscela di composizione. Al nero, ovvero al grigio di nuvole o letame, il compito di essere il contrappunto del bianco, ma anche il tratto di una matita che disegna.
Nel susseguirsi delle pagine sono riconoscibili diversi omaggi, o citazioni, che Antinori fa ai Maestri: da Mari a Lionni, passando per Suzy Lee.
Ma a parte questo, è il segno significante l'arma vincente di Antinori.
Chi lo conosce, sa che a questo giovane illustratore piace disegnare come un bambino, di norma con le matite che usano i bambini. Sia che voglia fare propria la massima di Picasso, ovvero che sia in cerca di una sincertià data da uno sguardo non ancora contaminato, sia che sia in cerca di altro, in questo libro quello che colpisce è l'immediatezza del significato che il segno porta in sé. In particolare le grandi righe blu, ovvero azzurre, per la pioggia che costituiscono il Leitmotiv dell'intera storia e che a un certo punto si svincolano dal loro significato oggettivo di righe di pioggia e diventano pura grafica, fino ad annullarsi in un pattern, nella quarta di copertina. Ma prima di farlo, hanno comunicato un sacco di cose al lettore: a seconda del loro spessore, della loro inclinazione, della loro assenza o sovrabbondanza.
Sempre in casa Corraini siamo.

Alcuni, seppur sporadici, guizzi creativi giocano sull'assurdo che si può creare disegnando: i colpi di fionda o di spada che tagliano l'acqua che cade, sono una bella idea. Mentre è ancora tutta da costruire la qualità della grafica del testo che, peraltro, poco sposta o aggiunge al disegno.


Ma ci sarà tempo per fare strada.


Carla

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