venerdì 9 agosto 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri pr incantare)


CHOLESTEROL FREE

Incubi al formaggio, Ross Collins (trad. Leonardo Sorrentino)
Biancoenero Edizioni 2019



NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)

" 'Con quale formaggio posso tentarti oggi, amico mio?' gli chiese togliendo della feta dal suo grembiule.
Nell'ultimo mese Hal era stato molte volte nel suo negozio.
'Niente formaggio oggi', disse Hal. 'Devo risolvere il mistero degli incubi al formaggio'. Tirò fuori dal suo zaino un pacchetto di etichette e le mostrò a Mr Halloumi. 'Tutti questi formaggi mi fanno venire degli incubi terribili, e voglio scoprire perché'."

Tutti quei formaggi provengono dalla stessa fabbrica che ha un nome poco rassicurante:
Casa del formaggio della Contessa
(per-niente-malvagia) von Udderstein.

Si tratta di una fabbrica che produce formaggio per bambini. A Bovinia.
Hal e il suo cane grasso, Rufus, partono alla ricerca. Dopo un viaggio sempre più estenuante che parte dall'aeroporto e finisce a dorso di capra, Hal fa una serie di scoperte molto istruttive: la fabbrica è interamente gestita e occupata da mucche che hanno come obiettivo punire l'umanità che pretende sempre più latte e sempre più suoi derivati. In particolare i bambini che mangiano yogurt, gelati con panna e frappè riceveranno la loro dose di formaggio malvagio, prodotto con latte malvagio, che provocherà orribili incubi e forse li farà desistere e cambiare abitudini alimentari.


Hal con il suo cane sono prigionieri nella fabbrica: non resta che tentare una fuga in piena regola, non prima però di aver messo fuori uso l'intera catena di montaggio produttiva.

Libro da mettere in tasca e da leggere in montagna, vicino a un alpeggio e a una malga, tra mucche brucanti, in una pausa dell'escursione verso la vetta. 
Per varie ragioni, non ultima la scrittura facilitata, Incubi al formaggio ha il dono di poter essere 'letto e assaporato' con grande velocità e grandi risate.
Di questo libro lieve, molto comico, certamente cholesterol-lowering la cosa che più colpisce sono alcune assurdità narrative, come per esempio il sistema di trasporti, o il linguaggio bovino, o il cane Rufus, ma soprattutto il disegno. 

 
Ross Collins d'altronde questo mestiere fa, l'illustratore.
Scozzese di origine, britannico nello stile, dimostra di conoscere l'ironia e certe distorsioni della Gravett e i grandi occhi di Kitamura.
Eclettico, di ognuno sa rielaborare la lezione con una prospettiva però piuttosto personale.
Digeribile, nonostante tutto il formaggio che contiene, il libro oltre a far ridere, ha una piccola missione da compiere. Che è quella di mettere a fuoco nella testa dei bambini e delle bambine che il cibo ha un suo costo preciso (e che non siamo noi a pagare), che diventa impattante se non regolato a dovere.
Senza necessariamente diventare vegetariani o vegani (e meno male che esistono), tuttavia ragionare un po' sullo sfruttamento del bestiame da allevamento credo non possa nuocere alla salute. Anzi.
L'umanità ha la fortuna di occupare e presidiare, nella piramide alimentare, la vetta. E su questa questione forse dovremmo mostrarci più sensibili e attenti.
Per questa ragione se ne consiglia la lettura accanto a un alpeggio, dove gli animali vivono in condizioni relativamente accettabili. 

 
Una volta ridiscesi a valle, le cose purtroppo dovremo constatare che molto spesso vanno diversamente.

Carla



Nessun commento:

Posta un commento