lunedì 6 aprile 2020

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)


EPPUR SI EVOLVE

Il tema dell’evoluzionismo e della sua portata rivoluzionaria è ben presente nella letteratura per ragazzi e mostra quanto sia ancora viva l’eco delle polemiche che ne hanno accompagnato l’affermazione.
Ma prima di vedere in che modo il darwinismo sia entrato nella letteratura, è necessario fare un passo indietro.
Il passaggio da una teoria scientifica ad un’altra non è sempre indolore e coinvolge ben più di una comunità di scienziati. Spesso vengono messi in discussione, anche senza volerlo, aspetti del pensare comune o dei credo religiosi, provocando rivoluzioni culturali che possono durare secoli. Per spiegare l’impatto di una nuova teoria scientifica faccio riferimento allo schema proposto dall’epistemologo e storico della scienza Thomas Kuhn; questo autore distingue due fasi nella sequenza di teorie scientifiche, la scienza ‘normale’ e la scienza ‘rivoluzionaria’. Nella prima, per dirla molto sinteticamente, si raccolgono prove a supporto dei paradigmi considerati validi, nella seconda sono proprio questi ad essere messi in discussione; ne deriva una fase di transizione in cui sono proprio diverse le domande che i ricercatori si pongono, è diversa l’interpretazione dei dati osservabili e alla fine ne emerge una nuova teoria che, in qualche caso, ha la potenza di costruire una nuova visione del mondo.
E’ stato così, ad esempio, per la rivoluzione copernicana che, partendo da una più semplice ipotesi matematica, ha ribaltato l’universo aristotelico-tolemaico: non più la Terra, e l’Uomo che in essa domina, al centro dell’Universo, ma una Terra che poi col tempo e con l’evoluzione delle osservazioni astronomiche si è ritrovata sperduta in un angolo di una delle tante galassie di un universo infinito.
Questo passaggio cruciale ha costretto l’Uomo a scendere dal proprio trono ma, per esempio nelle scienze naturali, ha continuato ad essere visto come espressione di un disegno divino che proprio all’umanità tendeva come realizzazione di perfezione in terra. Questo era lo spirito tassonomico di Linneo e della sua scala naturae.
La teoria dell’evoluzione espressa ne ‘L’Origine delle Specie’ colloca l’umanità all’interno, e non sopra, un processo naturale di trasformazione e adattamento all’ambiente che segue leggi biologiche e non un disegno divino preordinato. Il ruolo dell’uomo nel cosmo non è il quesito principale posto dal darwinismo, mentre lo è la rottura della fissità delle specie, uguali a come sono state create dall’intervento divino, e il superamento del finalismo.
Detto in estrema sintesi, l’uomo non è più al centro della creazione divina, e non è il suo fine, ed essa viene espulsa dal meccanismo di modificazione delle diverse specie di viventi.
In un certo senso, è come se il processo di relativizzazione iniziato con la rivoluzione copernicana si stesse ulteriormente compiendo, e posso dire che non ha ancora terminato il suo corso. Si comprende bene, quindi, quanto l’affermazione delle tesi evoluzionistiche abbia scosso gli ambienti religiosi e non solo. Questo processo lunghissimo di redifinizione del ruolo umano nel mondo è ben lontano dall’essere compiuto; è all’interno delle stesse ricerche biologiche che emergono nuove interpretazioni e nuove scoperte che svelano un’immagine nuova del mondo naturale, di cui, finora ci siamo considerati padroni. E quanto sia urgente una vera rivoluzione nel rapporto uomo- natura è sotto gli occhi di tutti, nella nostra drammatica contemporaneità.

E come viene raccontato questo processo nei romanzi dedicati ai ragazzi (ma non solo a loro)?


Per raccontare il riverbero diretto nella narrativa, ho scelto tre romanzi: ‘L’evoluzione di Calpurnia’, ‘Miss Charity’ e ‘L’albero delle bugie’.
Partiamo dal primo: ‘L’evoluzione di Calpurnia’, scritto da Jaqueline Kelly nel 2009 e pubblicato da Salani nel 2011, è forse il romanzo in cui è proprio l’opera di Charles Darwin a rappresentare il filo conduttore della vicenda, tant’è che i capitoli sono titolati con citazioni tratte da ‘L’Origine delle Specie’; la vicenda, come è noto, racconta di una ragazzina che vive in Texas, a cavallo fra ‘800 e ‘900, in una famiglia facoltosa ed appare destinata, unica figlia femmina con sei fratelli maschi, ad acquisire il ruolo di padrona di casa. Le sue aspirazioni sono però altre: vuole studiare la natura ed ha una grande attitudine in questo: con la sua sola osservazione riesce a spiegarsi perché, nell’estate riarsa che sta vivendo, nell’inaridito prato di casa si vedano solo cavallette gialle, mentre quelle verdi sono sparite. Cerca conforto nel testo di Darwin in biblioteca, ma la bibliotecaria si rifiuta di consegnarglielo: è un testo scandaloso. Lo scandalo de ‘L’Origine delle Specie’, dal punto di vista di una religione bigotta legata all’interpretazione letterale della Bibbia, sta nel fatto di non considerare la natura come creazione diretta di Dio e, ancor di più, di mettere l’umanità non al centro del progetto divino, ma all’interno di una natura governata da sue proprie leggi.
L’emancipazione di Calpurnia dal suo destino si compie con il passaggio di testimone fra il nonno e lei, nel momento in cui le consegna solennemente la copia del libro di Darwin conservata gelosamente in biblioteca: “Nonno allungò il braccio verso la pila di libri. (...)Estrasse un libro foderato di sontuoso cuoio marocchino verde con bei fregi d’oro. Lo lucidò con la manica, anche se per quanto potevo vedere non era impolverato. Si inchinò con fare cerimonioso e me lo porse. Lo guardai. ‘L’Origine delle specie’. Qui, in casa mia. Lo ricevetti con entrambe le mani. Lui sorrise.
Cominciò così il mio rapporto con Nonno”. Da quel momento, Calpurnia continuerà in modo sistematico le sue ricerche naturalistiche, coronate alla fine da un inaspettato successo.


Un altro romanzo che si muove sul binomio ribellione femminile/scienza è “Miss Charity”, romanzo ispirato alla vita di Beatrix Potter, firmato da Marie-Aude Murali nel 2008 e tradotto da Giunti nel 2013. La protagonista ci racconta in prima persona la sua vita nell’Inghilterra vittoriana di fine ‘800, all’interno di una famiglia borghese che vive di formalismi e di buona creanza. Charity ha scarsi rapporti con i genitori e fin dall’infanzia trova conforto nello studio della natura e nel disegno, passioni che avranno modo in intersecarsi con il passare degli anni. Nascosta nel terzo piano della sua abitazione, alleva topolini, addestra corvi e compie esperimenti di varia natura sui funghi e sulle muffe. Ben poco a che fare con le attitudini di una ragazza di buona famiglia. Anche lei incappa nella lettura de ‘L’Origine delle specie’:
“Herr Schmal mi prestò le opere di Charles Darwin, che lessi clandestinamente. Non ero affatto scioccata dall’idea che i miei antenati si fossero dondolati tra i rami degli alberi qualche milione di anni fa. Al contrario, più leggevo Darwin più mi sentivo a mio agio nella mia famiglia, che non era solo la specie umana, non avevo sempre saputo che io e Peter eravamo cugini?”
La penna ironica della Murail descrive con leggerezza il contrasto fra il perbenismo ottuso della famiglia e la caparbietà di una ragazza capace di vedere con chiarezza il mondo e i propri obbiettivi, che la porteranno a raggiungere l’indipendenza economica pubblicando i libri, scritti e illustrati da lei, popolati di animaletti di grande successo, come il mitico Peter Coniglio e i suoi numerosi fratelli.


Ma se si vuole avere ancora di più la misura dello scandalo rappresentato dall’evoluzionismo, non si può non fare riferimento a ‘L’Albero delle bugie’, di Frances Hardinge, pubblicato nel 2014, tradotto da Mondadori nel 2016. In questo romanzo, ambientato anch’esso nell’Inghilterra vittoriana, vede come protagonista la giovane Faith, che inutilmente aspira, seppur ragazzina, a far parte del mondo scientifico e colto del padre, pastore protestante e naturalista. Costui è pervaso dal dubbio introdotto dall’opera di Darwin e incappando in un albero dalle virtù sorprendenti, si nutre cioè di bugie e in cambio svela segreti sul medesimo argomento, fabbrica dei falsi reperti per dimostrare l’infondatezza delle teorie evoluzionistiche. Nel suo diario, il padre di Faith dice così:”Da tempo andavo allentando la presa alla roccia della mia fede, colpito com’ero dalle crudeli ondate incessanti di nuove scoperte. Le certezze di un tempo erano ormai tronchi spezzati in balia della marea. Avevo bisogno di conoscere, una volta per tutte, da dove proveniva l’Uomo. Era stato creato da Dio a propria immagine e somiglianza e posto a capo del mondo, o era solo l’illuso pronipote di una qualche scimmia dalla fronte sfuggente?”. Da questa breve citazione si vede come il centro del dibattito, non solo scientifico, ma anche religioso, fosse proprio il posto dell’umanità nel mondo, il suo essere il fine di una creazione pensata per l’uomo stesso. Tuttora, lo spodestamento, oramai incontrastato, dell’Uomo pone una serie di problemi teologici.
Ma in questo romanzo, come nei precedenti, la portata rivoluzionaria dell’evoluzionismo si intreccia con le personali rivoluzioni di ragazze, di donne che cercano di farsi strada in una società patriarcale e intimamente maschilista; ma se l’aspirazione ad entrare nel mondo della scienza corrisponde ad un soffio di modernità che, anche grazie ai dibattiti culturali, smuove l’immobilismo di società ingessate nell’ordine della borghesia benpensante, è anche vero che la scienza stessa non era, e non lo è mai stata, esente da maschilismo. Le presunte dimostrazioni dell’inferiorità intellettuale della donna, o delle persone di colore, ne sono un fulgido esempio.
Spero di essere riuscita a mostrare con sufficiente chiarezza quanto la scienza, non vista, entri nella letteratura, fornendo spunti interessanti per approfondimenti anche interdisciplinari.
Buona lettura

Eleonora

“L’evoluzione di Calpurnia”, J. Kelly, Salani 2011
“Miss Charity”, M.A. Murail, Giunti 2013
“l’albero delle bugie”, F. Hardinge, Mondadori 2014

“La struttura delle rivoluzioni scientifiche”, T. Kuhn, Einaudi 2009 (Ultima edizione)
“La rivoluzione copernicana”, T. Kuhn, Einaudi 2000 (ultima edizione)
“L’Origine delle specie”. C. Darwin, Bollati Boringhieri 2011 (ultima edizione)
“Il secolo di Darwin”, L. Eisely, Feltrinelli 1981 (non disponibile)




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