mercoledì 28 luglio 2021

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

RICKY BLOOM


Uno dei maggiori pericoli, quando ci si basa su storie vere, è quello di costruire una trama con una debordante finalità didascalica, direttamente o indirettamente volta a sottolineare ‘la morale della favola’.
Karol Ruth Silverstein raddoppia il rischio parlando della propria esperienza personale, l’essersi ammalata in adolescenza di artrite reumatoide.
Più e più volte abbiamo incontrato, nella letteratura per ragazzi, personaggi con difetti, limitazioni, traumi o caratteristiche tali da indurre la solitudine e l’isolamento. Primo fra tutti Wonder, ma anche Fish boy, Melody e così continuando; spesso l’intento dell’autore o dell’autrice è dare dignità e visibilità al sogno dell’emancipazione dai propri limiti.
Bene, in ‘Le parole di Erica Bloom’, pubblicato da Edt Giralangolo, questo non avviene e sono infinitamente grata all’autrice per la sobrietà e l’equilibrio con cui tratta una situazione, rara sì, ma estremamente invalidante.
La protagonista, Erica detta Ricky, si trova ad affrontare contemporaneamente la nuova condizione di malata e la separazione dei genitori. Vive nella ‘tana da scapolo’ del padre, dormendo su uno scomodissimo divano letto. Va in una nuova scuola dove è costretta a ripetere l’ultimo anno delle medie. Ma quando la conosciamo, in realtà sta marinando la scuola; da un mese sta a casa di nascosto, rannicchiata sullo scomodo divano, trovando sollievo in lunghi bagni caldi. La sua vita, dopo l’esplosione della malattia, è punteggiata dal dolore che ogni singola articolazione provoca muovendosi.
Ricky viene inevitabilmente scoperta, riportata nell’orrida scuola, dove si sente sbeffeggiata dai suoi compagni e non compresa dagli insegnanti. Per non perdere l’anno, dovrà recuperare tutto il tempo perso e nel farlo scoprirà che non tutti gli insegnanti sono ottusi, che non tutte le ragazze sono Barbie, sadicamente belle, che fra i ragazzi c’è qualcuno che la può capire.
Il racconto descrive con realismo il travaglio di una ragazzina che nel giro di poco tempo si trova catapultata in un’altra vita: la difficoltà a muoversi, la dipendenza da cure lunghissime e frustranti, la certezza che da quella malattia non si guarisce. La prima reazione, molto umana, è la vergogna: vergogna di essere lenta, goffa, di poter fare tanti movimenti prima naturali. La vergogna è la porta che consente ai bulli, e alle bulle, di esercitare il loro potere di interdizione, di esclusione. Dunque, vergogna e solitudine. La seconda reazione è la rabbia, che fa esplodere Ricky in un florilegio di parolacce, che sopra ogni cosa esprimono il suo rifiuto di contatto con il mondo.
Riappropriarsi delle parole, del loro senso e del loro valore; comprendere la violenza del silenzio fa parte di un percorso tracciato dal suo insegnante di riferimento, che con i suoi strumenti le consente di trovare le parole adatte per raccontare la sua situazione e i suoi sentimenti.
Come sempre, nel finale c’è forse un eccesso di ottimismo, necessaria compensazione di una situazione di per sé molto frustrante; ma quello che ho apprezzato di più di questo romanzo è l’ironia, il senso della misura, la capacità di declinare il dramma in commedia, esplorando con grande sensibilità la presa di coscienza di questa ragazzina.
Karol Ruth Silverstein ha una penna felice, la lettura scorre via veloce senza eccessi di enfasi, ma al contrario con meritevole leggerezza, fornendoci un realistico ritratto del mondo giovanile. Sono convinta che tante ragazze e ragazzi leggerebbero con piacere questo romanzo, che racconta la loro vita senza compiacimenti. Ma non so quante mamme e zie regalerebbero una storia così, con un argomento così difficile e con un linguaggio colorito, in cui il turpiloquio non è un’inutile volgarità, ma l’espressione di uno stato d’animo, di una effettiva impotenza di fronte ad un cambiamento così radicale.
Per questo, consiglio caldamente la lettura a ragazze e ragazzi dai quattordici anni in poi e la consiglio anche a quegli adulti che vogliano capire un po’ di più il mondo degli/delle adolescenti.
 
Eleonora


“Le parole di Erica Bloom”, K.R. Silverstein, Edt Giralangolo 2021



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