mercoledì 26 febbraio 2014

OLTRE IL CONFINE (libri dall'estero)



SEMPLICEMENTE BELLO

Orange Pear Apple Bear, Emily Gravett
McMillan 2006


ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 2 anni)

"Orange Pear Apple Bear
Apple, pear
Orange bear
Orange pear
Apple bear
Apple, orange, pear bear"


Un'arancia, una pera poi una mela e infine un orso felice (forse perché immagina che pera, arancia e mela potrebbero finire rapidamente nella sua capiente pancia).
Quindi torna la mela cui segue la pera e quindi un orso piuttosto arancione. Quindi compare una pera piuttosto matura, quindi arancione anche lei. Poi riecco l'orso che ha il suo fondo schiena che arrossisce come una mela. E poi di nuovo lui, con un arancio e una mela in equilibrio sulla zampa, ma questa volta ritratto seduto in modo che la sua silhouette ricordi bene quella di una pera.


E così via.
Ricapitolando, abbiamo un'arancia, una pera, una mela e un orso: questi i quattro soggetti illustrati. Un albo con un testo in rima composto da queste quattro parole (+ una finale che non svelo), ripetute su 23 pagine con combinazioni diverse, dodici virgole e un punto esclamativo.
Tutto qui.
Ed è un capolavoro.
Tutto ruota intorno a una sequenza di assonanze che, ripetuta con pause diverse, e in stretta connessione con le illustrazioni, dà vita ad una esilarante storiellina che potrebbe essere la quintessenza della leggerezza di cui parlò Calvino in una delle sue lezioni americane.
È proprio vero che il bello è lì, dove sono poche le cose rimaste, dove è stato tolta ogni pesantezza superflua.
E dopo Calvino penso a Munari che a sua volta scrisse:
"Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose.
Tutti sono capaci di complicare.
Pochi sono capaci di semplificare.
Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c'è in più.
Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno
una scultura bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare nel togliere, senza rovinare la scultura?
Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l'essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità.
Questo processo porta fuori dal tempo e dalle mode....
La semplificazione è il segno dell'intelligenza.
Un antico detto cinese dice:"quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte".
(Da “Bruno Munari”, a cura di Beppe Finessi e Marco Meneguzzo, Silvana Editoriale, 2007, p. 37)

 
La grande bellezza e la profonda semplicità di questo piccolo libro fa sì che possa essere letto a bambini di un nido (infatti compare nella nostra bibliografia organizzata per il corso di formazione per le mamme) o ad adulti (come testo di studio per esercitarsi con il ritmo di lettura) con la stessa godibilità.
Al momento è il mio livre de chevet e lo faccio vedere a tutti, quindi adesso anche a voi.

Carla

Noterella al margine.
Permettetemi di aggiungere due righe e pubblicare una delle schede di esperienza che gentilmente una mamma che partecipa al corso di formazione per lettori con bambini di nido ci ha concesso di pubblicare.

Orange pear apple bear Emily Gravett
 Mcmillan children’s book 2006

Luogo di lettura: divano, lettone
Postura di lettura: siamo sempre insieme lui si mette sulle mie ginocchia
Tempo di lettura: 5-10 min.
Tipo di lettura (per es. dialogica, tattile ecc.) dialogica
Gradimento da parte del bambino e sue reazioni: stupore, meraviglia!
'Rilettura' autonoma da parte del bambino (pascolo), ne è attratto continuamente, ma vuole che glielo legga io
Ripetizione della lettura, lo vuole sempre credo che sia il suo preferito!

Note personali: quando l’ho preso questo libro mi ha subito affascinato e sono molto contenta che stia piacendo anche a Dario, è un libro surreale lui prova a ripetere il suono delle parole, ma ciò che penso è che questo libro gli lasci tanto spazio alla sua immaginazione e fantasia perché instaura un vero e proprio dialogo con l’orso mangia frutta, non so bene cosa gli dica, ma sul finire comincia a dialogare con l’orso e non la smette più di lallare!!

 

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