mercoledì 10 luglio 2024

FAMMI UNA DOMANDA!

QUEL PUZZLE FATTO DI MILIARDI DI PEZZI


Rimanere sul sentiero. Note naturalistiche per escursionisti felici. Nel titolo è già il senso completo di questo libro. Non ci racconta semplicemente il paesaggio montano con la sua varietà vegetale e animale (o meglio, non solo), ma ci invita ad andare, ci racconta come fare. Incarna il senso dell’intera collana PiNO, ossia Piccoli Naturalisti Osservatori. 
Ai bambini, in generale al lettore, si chiede di mettere sotto braccio il libro, ma poi gli si dice esplicitamente di andare, di prendere la via, di seguire i suggerimenti di chi ha lunga esperienza di quei luoghi. 
E sul sentiero si rimane. Il verbo scelto non è casuale, implica una condizione volutamente stabile, la negazione di una corsa, di un procedere con fretta. Il sostare al margine, la scelta di un punto di vista che non soltanto strategicamente si rivela indispensabile per riuscire a osservare gli animali, ma che in sé contiene la radice di una scelta molto più ampia, che racconta di un percorso condotto mai in modo invasivo, ma estremamente rispettoso, di un approccio che ritiene ogni esperienza come base di apprendimento scientifico e umano. 


Se si resta, si riesce a osservare, a disegnare, si accetta pacificamente di aspettare. E si scopre che non solo in questo modo si impara molto di più sugli animali, ma si impara dagli animali, perché loro quei luoghi li abitano da sempre. Noi siamo gli ospiti, noi quelli che dobbiamo discretamente e umilmente cercare di avvicinarli. E così l’orso diventa un compagno di viaggio, capace di insegnare l’importanza del tempo e del mangiare sano (deve essere infatti in grado di selezionare accuratamente il cibo che gli garantisca le calorie utili ad affrontare il lungo letargo). 
Il libro è scritto in prima persona e parla direttamente al lettore. È un libro di divulgazione che si propone come un resoconto di viaggio, ma non di uno in particolare, bensì è il frutto di una sintesi di tanti di questi viaggi, in cui l’autrice ha raccolto molte informazioni che sono servite ai suoi studi e che adesso mette in parte a disposizione dei ragazzi curiosi di conoscere la natura dei sentieri boschivi di montagna.


Si parte dalla preparazione dello zaino: perché sia chiaro che ogni attenta osservazione non può essere improvvisata e che ogni dono che riusciamo a cogliere della natura dobbiamo essere in grado di osservarlo e custodirlo al meglio. Non deve mancare l’abbigliamento idoneo, una borraccia, un po’ di cibo e una serie di attrezzi che consentono l’osservazione più attenta: binocolo, bussola, lente di ingrandimento. Ma insieme a questi, anche un quaderno e dei colori, perché si impara osservando, certo fotografando, ma si riesce ad arrivare tra le pieghe più strette di piante e corpi animali se si decide di disegnarli. 
Il disegno dal vivo costringe allo stesso tempo a una visione d’insieme e a una dettagliata, si parte da uno schema, quello dell’ingombro complessivo e si scende a riprendere ogni dettaglio: la forma del muso, la lunghezza della zampa e ancora, lo schema geometrico per disegnare una farfalla in volo o un imbuto rovesciato per disegnare un fiore. E pensate quanto si possa imparare dal disegno delle ossa, dai crani dei vari animali, quanto utile possa essere seguire la forma di ogni differente bocca e il contorno di corna e zanne. Ogni forma ritrova la sua precisa ragione d’essere e si svela come il risultato straordinario di migliaia di anni di evoluzione! 
Non è un manuale per disegnatori, ma per osservatori attenti e curiosi. 


Non dobbiamo avere l’ambizione di realizzare delle opere d’arte, ma quella di riportare su un quaderno un resoconto visivo. Così anche semplicemente elencare la varietà di verdi o di colori in generale, alla quale assistiamo nelle differenti stagioni, può essere occasione preziosa per posare lo sguardo sul paesaggio in maniera meno frettolosa. 
A corredo dei testi, nelle pagine troviamo numerose fotografie e disegni, spesso combinati tra loro, come appunti in un taccuino di viaggio in cui incolliamo delle foto e ci annotiamo sopra scritte e disegni, come fossero entrambi delle note a margine. E la scelta grafica supporta ancora una volta - come anche nell’altro titolo della collana, illustrato e scritto da Elisabetta Mitrovic In riva al mare - l’idea che questo libro sia un compagno di viaggio, ma soprattutto invita il lettore a produrne uno proprio! 
“Tutti gli animali, compresi gli uomini, fanno parte di quel puzzle fatto di miliardi di pezzi che è la natura, nostra prima e vera casa. Ogni pezzo necessita degli altri perché si crei quell’equilibrio delicato e indispensabile che ci permette di vivere. L'ho imparato camminando con i miei compagni di viaggio.” 

Teodosia 

"Rimanere sul sentiero. Note naturalistiche per escursionisti felici",  Elisabetta Tosoni, Elisabetta Mitrovic,  Topipittori 2024

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